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COMUNICARE LO SPORT

(11 APRILE 2016) Dopo il grande successo di Comunicare lo Sport , si torna in campo all’Acquacetosa con i Direttori de La Gazzetta dello Sport (compiuti 120 anni in questi giorni) e del Corriere dello

D’Annunzio e lo sport

Sport, Monti e Vocalelli, con il coordinamento di Francesco Giorgino, per “LA COMUNICAZIONE NELLO SPORT E PER LO SPORT”. Si andrà avanti con approfondimenti e contributi esperienziali sino a mercoledì, quando ci sarò anch’io ed è annunciata la testimonianza strategica della RAI, che ha recentemente affidato la responsabilità della Testata Sportiva allo scrittore di successo, Gabriele Romagnoli. Questo ultimo accadimento, conferma l’idea che l’immaginario collettivo sia coinvolto in maniera totale e straordinaria dalle emozioni legate alle vicende sportive e che i suoi cantori devono avere una marcia in più rispetto agli altri, come avviene da quasi tremila anni, da Pindaro in poi. Della Scuola Nazionale dello Sport, artefice di questo fondamentale appuntamento, Rossana Ciuffetti, che la dirige, scrive: ” Era il 5 maggio, non quello di Napoleone o di Manzoni, ma il 1966 di Giulio Onesti. La Giunta Nazionale del CONI nella sua riunione n. 212 al punto 5 dell’ordine del giorno deliberò la nascita della Scuola Centrale dello Sport del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. L’Istituto di Formazione che, attraverso varie staffette, a cui va un doveroso tributo, si conferma centro di alta formazione, rivolto a tutti coloro che, durante o alla chiusura di una carriera sportiva, dopo la laurea o durante il proprio percorso professionale, intendono investire in una qualificazione tecnica e manageriale ad alto valore aggiunto.Il mondo dello Sport deve a Giulio Onesti la creazione di un modello sportivo di successo che ancora oggi, a distanza di anni, conserva forza e originalità”.

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