C’è un grande assente agli Stati generali dell’economia convocati dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. È il consumatore, colpevolmente escluso da un confronto in cui avrebbe dovuto ricoprire invece un ruolo di primo piano.
“Finora dal Governo sono arrivati soltanto slogan per i consumatori – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e la loro assenza agli Stati generali dell’economia ne è l’ennesima dimostrazione. Questa kermesse è stata concepita per discutere del rilancio del Paese, delle misure da adottare per evitare che l’Italia sprofondi nella crisi, ma il Premier non ha ancora capito che la ripresa passa dalla tutela del consumatore, dal suo coinvolgimento nelle scelte future. Emblematica, al riguardo, la mancanza di previsione di slittamento per le rate di mutui o prestiti, lasciando alle società private la discrezionalità sul concederle o meno, tra l’altro agendo in alcuni casi con modalità finite sotto la lente di ingrandimento dell’Antitrust. Servono scelte chiare a protezione del tessuto economico, rappresentato non dall’impresa ma dal consumatore che spende e che sta andando incontro ad una forte contrazione del reddito. Non basta una manovra deflattiva della spesa, bisogna immettere liquidità nel sistema, prevedendo tassi agevolati e riduzione della pressione fiscale. Deve essere avviata, nel medio e lungo termine, una riconversione industriale attraverso la riqualificazione della spesa pubblica ed il rilancio di investimenti pubblici in settori come ad esempio istruzione, sanità e trasporti, servizi che creano reddito indiretto alle famiglie, che con ad un’adeguata copertura sociale possono investire nel proprio tempo le risorse. Il consumatore è l’asse portante del rilancio della domanda interna, per questo ci saremmo aspettati che gli venisse riservato un ruolo di primo piano agli Stati generali dell’economia e invece è stato nuovamente snobbato. A nostro avviso è un errore molto grave, di fatto viene ignorato un pezzo fondamentale della vita del Paese”.