Maltrattamenti in famiglia, è questa l’accusa con cui B. E., 36enne civitavecchiese, nella serata del 19 ottobre, è stato arrestato dagli uomini della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato diretto dal dr. Nicola REGNA.
Alle ore 19,45 giungeva sul 113 la richiesta di aiuto di una donna la quale affermava che l’ex convivente, con il quale da alcuni giorni aveva interrotto il legame, si trovava sotto la propria abitazione intento a danneggiare la sua autovettura.
Gli investigatori, giunti immediatamente sul posto, trovavano l’uomo mentre ancora armeggiava vicino all’auto a cui aveva già danneggiato 3 pneumatici.
Sentendosi sicura per la presenza dei poliziotti, la donna, che fino a quel momento si era barricata in casa, scendeva in strada riferendo che l’uomo, aveva tentato tutto il giorno di rientrare a casa, adducendo varie scuse, ma la vittima, per paura di essere aggredita gli aveva negato l’accesso e constatando che l’uomo diveniva sempre più aggressivo, cercava riparo presso una vicina.
Dall’appartamento dell’amica la donna, affacciatasi alla finestra per vedere se l’ex compagno se ne era andato, lo vedeva accovacciato vicino alla sua macchina, intento a danneggiare le ruote, e pertanto si decideva a chiamare il 113.
Rassicurata dai poliziotti, ha raccontato delle numerose aggressioni subite dall’uomo nell’ultimo anno, denunciando una situazione di maltrattamenti con un’escalation di aggressività ed intimidazioni poste in essere dal compagno fino a farle prendere la decisione di interrompere la relazione.
Pertanto, raccolte le testimonianze dei vicini, che hanno confermato il racconto della donna, B.E. veniva dichiarato in arresto per gravi maltrattamenti in famiglia ed associato al Carcere N.C. Aurelia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.