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CINEMA E CIBO: MANGIA, PREGA, AMA

Alla domanda: “ Quale piatto sceglieresti se ne potessi avere solo uno?” La mia risposta è sempre stata una, la pizza! L’adoro in ogni forma e colore. La pizza piace a tutti e i motivi sono ben chiari. Piatto originario della cucina italiana, la pizza è forse uno dei cibi più diffusi nel mondo. Anche il cinema le rende omaggio continuamente e in questo numero parleremo del film Mangia prega ama, dove la combinazione di cibo, spiritualità e amore diventa la chiave per la felicità.

Elizabeth Gilbert (Julia Roberts) ha una vita apparentemente perfetta, un matrimonio solido, una bella casa e una carriera brillante. C’è solo un piccolo problema: Elizabeth non è felice. Dopo tre anni dal difficile divorzio con il marito, Elizabeth decide di fare qualcosa per se stessa: intraprendere un viaggio intorno al mondo.

Elizabeth resterà quattro mesi in Italia ingrassando 12 kg (mangia) e godendosi la vita del “Dolce far niente”. Successivamente farà tappa nella caotica e mistica India dove trascorrerà il suo tempo meditando e facendo yoga (prega). Ultima tappa la esotica Indonesia, Bali, dove viene aiutata da uno sciamano a ritrovare il sorriso e la voglia di ricominciare (ama) grazie anche al fortunato incontro con Felipe (Javier Barden).

Durante il suo soggiorno in Italia la nostra Elizabeth farà visita all’antica pizzeria Da Michele, mecca per gli amanti della pizza nella città di Napoli. Elizabeth ne è entusiasta e invita la sua compagna di viaggio (un po’ troppo preoccupata delle calorie) a lasciarsi andare e smetterla di pensare alle conseguenze…è un sacrilegio non mangiare quella pizza!
Tratto dal bestseller di Elizabeth Gilbert e diretto dal regista Ryan Murphy, Mangia Prega Ama è un titolo a suo modo essenziale.
I temi del libro sono seri, complessi ed effettivamente attuali, ma il trattamento che il film riserva loro è pieno di luoghi comuni ed è molto edulcorato.

Si mangia molto in questo film, ovunque e dovunque. Il cibo di noi romani diviene una metafora della vita. Per gli italiani il solo momento competitivo è l’assalto mattutino al caffè del bar. Le scene del film c’è li rappresentano tra un diplomatico, un fiore di zucca fritto, dolcetti golosi e spaghetti al pomodoro. A Roma non si mangia mai al chiuso, ma sempre e solo all’aperto in piazze romantiche e caciarone, si ordinano tutti i piatti insieme in una continua orgia di sapori, ma mi chiedo quale futuro potrà avere il made in italy enogastronomico se la penisola è rappresentata gastronomicamente così?

I valori che evaporano dalle pagine del libro ti circondano in un grande abbraccio e sono quelli dell’ottimismo, dell’amore per se stessi e per tutti gli esseri umani.

“Continuo a ricordare uno degli insegnamenti della mia guru a proposito della felicità. Lei dice che la felicità è universalmente considerata un colpo di fortuna, qualcosa che può arrivare dall’alto come una bella giornata di sole. Ma il suo vero meccanismo è un altro. La felicità è il risultato di uno sforzo individuale. Si combatte per ottenerla.”

 

La Pizza Margherita
Ingredienti
500 gr di farina

250 ml di acqua
15gr di lievito di birra
Olio extravergine d’oliva
½ cucchiaio di sale
Salsa di pomodoro
mozzarella di bufala o fior di latte
Basilico

Preparazione
Scaldate 250 ml d’acqua e scioglietevi il lievito.
Disponete la farina a fontana su una spianatoia, aggiungete 2 cucchiai d’olio, il sale e gradualmente versate l’acqua con il lievito sciolto, quindi impastate fino ad ottenere un composto omogeneo. Coprite con un panno e lasciate lievitare per circa 1 ora, 1 ora e mezza.
Stendete la pasta col matterello sul piano di lavoro infarinato. Ungete una teglia d’olio.Disponeteci la base per la pizza. Cospargetela di pomodoro e salatela a piacere. Cuocetela in forno ben caldo per circa 20 minuti a 200 gradi. Aggiungete la mozzarella tagliata a cubetti e le foglioline di basilico. Infornate per altri 5 minuti.

 

a cura di Danilo Tedone

 

 

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