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CHIAMALA SE VUOI ONESTA’ INTELLETTUALE

Qualcuno ancora è scettico, dubita che Mario Draghi riesca a dare corso concreto a tutto quello che di prioritario sta piovendo sulla sua scrivania. Però, conoscendo il pregresso e in particolare l’ultimo trentennio repubblicano, condizionato dal crescendo rossiniano del degrado dei partiti e della politica, dal dilagare dei poteri interdittivi e fuori controllo di corpi separati, nonché dalla applicazione bulimica di una burocrazia senza senso compiuto, mi sento di poter affermare che l’aria che tira è ben diversa. La visita fatta al Carcere di S. Maria di Capua Vetere unitamente alla Ministra della Giustizia Cartabia è esemplificativa del concetto: il Presidente del Consiglio si è assunto in chiave collettiva l’onere e la responsabilità di dare una risposta adeguata ai gravi problemi del sistema detentivo, dalle strutture ai metodi di recupero per chi ha sbagliato. Non si è limitato ad ammettere gli errori e gli abusi compiuti, ma non ha attivato lo scaricabarile. Draghi ha indicato nella assunzione collettiva delle responsabilità e nella funzione educativa riabilitativa delle carceri la via da seguire con tutti mezzi necessari. Così i possibili emuli del Conte di Montecristo e Papillon non avranno più ragione di esistere e gli autori come Dumas e Charrière dovranno trovarsi altri protagonisti per storie avventurose da promuovere nell’immaginario collettivo.
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