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Chaine des Rotisseurs: sfida nella capitale tra i Bailliage di Calabria e Abruzzo per omaggiare Sua Maestà La Liquirizia

Sulla scia del meraviglioso Chapitre “Roma Caput Mundi”, per omaggiare “Sua Maestà La Liquirizia” la Confrerié Mondiale de la Gastronomie Chaine des Rotisseurs, ha convocato nell’incantevole scenario del Museo dei Fiorentini di Roma i Bailliage della Calabria e dell’Abruzzo presieduti dai gourmand, avv. Antonella Sotira e dal notaio Marco Forcella.

Un dinner gala in black con due straordinari chef stellati: il calabrese Riccardo Sculli, owner del ristorante Gambero Rosso di Gioiosa Jonica, vincitore dell’award 2018 per i migliori 40 ristoranti di Italia, ha coordinato il menù che ha svelato i segreti della Culinary Nutrition, “crostata scomposta di frutta all’oro verde di Calabria”, il bergamotto e l’abruzzese Davide Pezzuto, che ha deliziato i soci e i pochi privilegiati con Uovo bio su zuppetta di quinoa in purgatorio e polvere di liquirizia atriana.

Le due grandi aziende italiane di Liquirizia, capitanate dalla calabrese Margherita Amarelli e dall’abruzzese Stefano Menozzi De Rosa, con l’aiuto del Prof. Adriano di Ascentiis, hanno illustrato le proprietà dell’amata Glycyrrhiza glabra con aneddoti e curiosità sull’antica radice, arrivata in Italia nel XV grazie ai Frati Domenicani e alla loro scienza medica.

Non sono mancati sulle tavole arredate con i pregiati ed antichi corredi calabresi, i salumi: dalla ndjua al Culatello di maialino nero della Sila, al caciocavallo di Ciminà, presenti anche i Gioielli Giorgini con il famoso anello di salame donato dalla manager Immacolata Giorgini a Matilde Brandi, Madrina dell’evento e di IUSgustando, da anni testimonial per la tutela della sana etica e legale alimentazione.

Ed ancora la Patissier Donatella Mari del ristorante La Cascina di Roccella Jonica ha realizzato i cantucci e gli amaretti al bergamotto accompagnati da short al bergamotto con cioccolatini, straordinari anche il pane e grissini alla liquirizia e ai pomodori secchi realizzati dall’architetto Marisa Femia che panifica solo con grani antichi e solo con forno a legna di ulivo e quercia, dulcis in fundo il Maestro Cioccolatiere, Ezio Centini, ha realizzato bicchierini di cioccolato con liquore alla liquirizia atriana.

Menu strabiliante per una location esclusiva: grazie al Direttore del Museo dei Fiorentini, Simone Ferrari, e a Cristiano Eventi, i privilegiati ospiti hanno cenato nella Sala del Museo godendo dell’esclusiva vista del San Giovannino di Michelangelo e delle tante preziose reliquie, fra cui quelle di San Filippo Neri e del piede della Maddalena.

Tanti gli ospiti presenti, tra cui i Membri del Consiglio Nazionale della Chaine Bruno Peloi, Anna Accalai, Francesco Casellato, il Direttivo dell’Ass. Iusgustando con gli avv.ti Massimiliano Bonifazi, Angela Modafferi, il Marchese Emilio Petrini Mansi della Fontanazza, Mons. Luigi Casolini di Sersale, il Prof. Avv. Antonio Palma, la Prof. Avv. Adele Zannoni Messina che, prima della cena, nella Sala Neri, hanno presentato l’ultimo saggio del Prof. Avv. Fausto Giumetti, Per advocatum defenditur, rendendo omaggio alla comunità dei Fiorentini a cui è dedicata la Basilica che proprio il 21 maggio 1218 il Papa Onorio III dedicò al grande retaggio mediceo a Roma.

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