Si profila un possibile probabile ribaltamento degli equilibri politici nazionali, del resto sull’onda di quanto sta accadendo più in generale in Europa, relativamente al consenso per i governi alle prese con i fattori economia, welfare, servizi, migrazioni, terrorismo.
Irrigidimenti e scongiuri, giochi di prestigiazione a nulla servono e serviranno, posto che i disillusi non vanno a votare e che quelli che ci vanno sono gli esponenti della protesta….
Paradossalmente, il successo dei moderati di centrodestra anche nell’ultima consultazione siciliana rappresenta un aspetto della protesta, quello collegato comunque all’esperienza di governo che nel bene e nel male garantisce la sostenibilità dell’intrapresa, peraltro complicatissima per il futuro della Sicilia appesantita da un bilancio disastroso.
Per il resto, nella prospettiva più generale del Bel Paese, si è capito che la collettività si aspetta non chiacchiere, ma soluzioni di problemi che la riguardano nel quotidiano, secondo l’imperativo “primum vivere deinde philosophari”. A buon intenditor…