fbpx

Capo d’Anzio: la Corte di Appello rigetta tutti gli appelli della parte privata. Maranesi: “Da oggi nuova fase di rinascita”

Vicenda quote societarie della Capo d’Anzio: la Corte di Appello di Roma ha rigettato tutti gli appelli, presentati da Marinedi srl, da Marinedi Partecipazioni srl e da Invitalia – Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, avverso la sentenza la sentenza del 13/02/2019 del Tribunale di Roma, che aveva trasferito al Comune di Anzio, al valore nominale, il 39% delle azioni di parte privata.

La positiva sentenza della Corte di Appello, segue l’Ordinanza della Corte stessa che, nei giorni scorsi, aveva ordinato il sequestro giudiziario del 39% delle azioni della Capo d’Anzio, oggetto di controversia, nominando il Custode Giudiziario per esercitare tutte le facoltà ed i poteri corrispondenti alla titolarità delle dette quote, ponendo in essere tutti gli atti di ordinaria amministrazione, senza necessità di autorizzazione della Corte.

Il Sindaco, Candido De Angelis ed il Presidente della Capo d’Anzio, Ernesto Monti, unitamente a tutti i membri del CdA di parte pubblica, impegnati nell’attività di rilancio della società e di sviluppo Porto, esprimono soddisfazione per il positivo pronunciamento della Corte di Appello.

Le dichiarazioni del consigliere comunale Marco Maranesi

Dopo il Tribunale di Roma, anche la Corte di Appello sentenzia finalmente la liberazione della Città di Anzio da un socio privato che ha di fatto ostacolato in tutti i modi la realizzazione del nuovo porto di Anzio, rigettando completamente i ricorsi presentati dal socio privato Marinedì srl e Matinedì Partecipazioni Srl e dalla società Invitalia artefice della vendita illegittima del 39 % delle quote della Capo d’Anzio Spa.

L’importante sentenza di oggi, partita dalla causa intentata dall’ex Sindaco Luciano Bruschini nel 2015 dopo che il sottoscritto tirò fuori dai cassetti segreti di Villa Sarsina il parere legale dell’Avv. Cancrini, parere che fu nascosto e che mi venne negato dalla Dirigenza del Comune dell’epoca, nel parere si parlava proprio della possibilità di intentare una causa presso il Tribunale di Roma per tornare nel possesso del 100% delle azioni della Spa.

Un’azione verità quella che feci nel mio primo mandato da Consigliere Comunale che provocò non pochi scontri all’interno e all’esterno del Comune, tutto questo avvenne anche grazie alla collaborazione di due importanti miei amici quali l’ex Segretario Generale Avv. Pompeo Savarino e il Funzionario Dott. Bruno Parente che ringrazio dal profondo del cuore per l’appoggio e la collaborazione che ho avuto da parte loro in quei delicati momenti di assoluta solitudine dall’intera classe politica sia di maggioranza che di opposizione, contro un secondo potere che si era creato all’interno dell’ente dove avevano pianificato a tavolino con un’operazione di fallimento societario pilotato, il passaggio del 100% della Capo d’Anzio nella mani del socio privato contro ogni evidente interesse della Città di Anzio.

E’ grazie anche a loro e all’ex sindaco Bruschini se oggi i cittadini di Anzio sono tornati proprietari del 100% delle azioni del loro porto.

Possiamo dire ormai con certezza che la Capo d’Anzio, per come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi, sarà per tutti noi un lontano ricordo ed un passato sicuramente da dimenticare.

Per la società, per il porto e per tutta la Città di Anzio, da oggi si apre una nuova fase di rinascita, che faranno della nostra città la più importante e la più ricca del litorale laziale, senza più ostacoli e soprattutto senza profitti se non per i cittadini di Anzio.

Gestione cookie