“Leggo di Assessori che chiedono la rimozione del campo come se, negli anni precedenti, il centro sinistra in questa città abbia attivato tutte le opportunità per determinare un percorso diverso a beneficio, in primis, dei bambini che non hanno evidentemente colpe dirette per essere nati in una realtà sociale complicata. Ammettere ad esempio, il primo fallimento relativo alla dispersione scolastica appare ai miei occhi come un dovere istituzionale. Per non parlare dei fondi messi a disposizione di associazioni di diversa natura per raggiungere chissà quali obiettivi stellari”.
“Oggi i fatti dicono che Via Candoni è da decenni fuori controllo e che le amministrazioni che si sono avvicendate hanno fatto poco o nulla per invertire la rotta. Il deposito ATAC ed i lavoratori sono sotto l’incubo di sassaiole e, ad oggi, l’intero deposito non può dirsi complessivamente al sicuro rispetto al parcheggio, alla centrale elettrica ed al sistema dati, poiché fuori dal perimetro aziendale”. “Infine non è più rinviabile l’apertura di una seconda strada verso la Portuense, così da rendere più sicuro anche il tratto di via Candoni dove, oltre alle sassaiole, insiste un rischio sinistri per gli autobus a c “E’ su queste basi che l’opposizione e su mia iniziativa, abbiamo chiesto un consiglio straordinario. Il massimo sarebbe poterlo svolgere direttamente in loco, presso il DEPOSITO ATAC di via dei Candoni, così da garantire una più vasta partecipazione”.Così in una nota Marco Palma, vice presidente del Consiglio del Municipio Roma XI di Roma Capitale