Il tavolo di confronto tra l’Amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali, riunitosi ieri in modalità telematica, ha raggiunto l’intesa rispetto alle modalità di rientro in presenza del personale comunale attualmente in smart working, come previsto dal DPCM del 23 settembre scorso.
Nel rispetto dell’obiettivo di un graduale e ordinato superamento del lavoro agile quale misura di contrasto all’emergenza pandemica, sono state stabilite disposizioni uniformi per tutte le strutture organizzative dell’Amministrazione capitolina.
Permangono inalterate le misure di contenimento come l’obbligo di uso dei dispositivi di protezione individuale, il distanziamento sociale nei luoghi di lavoro e la sanificazione degli ambienti.
Il rientro in presenza stabile interesserà in prima applicazione il personale addetto ai servizi di diretto contatto con l’utenza, mentre i dipendenti di Roma Capitale non addetti ai servizi di diretto contatto con i cittadini e che svolgono una prestazione compatibile con il lavoro agile, proseguiranno in modalità smart working fino al 31 dicembre 2021.
I lavoratori fragili resteranno in lavoro da remoto fisso per 5 giorni su 5, fino al 31 dicembre 2021, per quelli non fragili ma con un familiare convivente che versa in tali condizioni saranno invece possibili autorizzazioni in via temporanea per prestazioni da remoto in misura superiore a quella indicata nelle circolari capitoline.
Il lavoro agile in senso proprio che non contempla vincoli orari per la prestazione ma opera per specifici obiettivi, tempi di esecuzione, diritto alla disconnessione e fasce di contattabilità, sarà reso operativo dopo il 31 dicembre 2021, quando l’Amministrazione avrà completato il processo di organizzazione del lavoro e acquisito la strumentazione tecnologica necessaria.