Se cade il muro, può darsi che ti cambi la vita, magari in peggio. Diciamo che dipende dai punti vista. Per esempio, quando cadde il muro che divideva in due Berlino e la Germania, caddero anche l’Unione Sovietica e l’ideologia comunista, ma anche le motivazioni che tenevano in piedi l’anticomunismo, compreso il sistema occidentale fatto di equilibri politici ed economici che negli anni novanta si vaporizzarono come la nebbia al levar del sole. L’inno olimpico a Pyongyang si annuncia con le trombe di corno d’ariete, quelle che fecero cadere le mura di Gerico ed ora fanno traballare quelle di confine tra il nord e il sud della Corea, con tanti saluti alle sceneggiate tra Trump e Kim Jong-un, ma soprattutto alla storia che, dopo la tragedia del secondo conflitto mondiale, tra il 1950 e il ‘53 fece di quel confine, il 38° parallelo, un nuovo simbolo della guerra, una delle più cruente ed inutili della storia, al prezzo di oltre un milione di morti. Adesso, Olympia torna a recitare la sua parte, offrendo la sua occasione di pax, ancora una volta, dopo ventisette secoli ed è Kim Yo Jong, la sorprendente sorella di Un, ad assumere l’iniziativa, assecondata da Moon Jae-in, sorridente Presidente della Corea del Sud. Come è puntualmente accaduto per la Germania, dopo la caduta di quest’altro muro al “trentottesimo”, tutto tornerà alle origini e la Corea più forte e più bella che pria del 1950. Quali saranno le conseguenze nello scacchiere asiatico e in campo mondiale ? Ritengo che la storia ce lo insegni: la Corea, grazie anche ai Giochi Olimpici del 1988 e quelli di quest’anno, diverrà fortissima a dispetto di chi per interesse la vuole divisa. E allora ? Allora, ecco che “LA VITA IN VACANZA”, quella de “Lo Stato Sociale”, acquista valore e significato. Dobbiamo proprio chiederci che senso ha la vita, se alla fine troviamo il modo di rendercela amara con l’artificio degli armamentari della politica, delle guerre e della economia pelosa. Dobbiamo imparare a fregarcene, a ridare valore al “carpe diem”. Cari amici, cantiamola insieme questa “silver medal” assegnata ieri al Festival di San Remo, perché questo è forse il non senso della nostra storia, del nostro caos comunque sociale …
“Niente nuovo che avanza
Ma tutta la banda che suona e che canta
Per un mondo diverso
Libertà e tempo perso
E nessuno che rompe i coglioni
Nessuno che dice se sbagli sei fuori, sei fuori, sei fuori…”
E fai il figlio d’arte, la blogger di moda
Perché lo fai?
Perché non te ne vai? …
Ruggero Alcanterini
(Direttore responsabile de L’Eco del Litorale)