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BRIGNONE: DISPIACE PER IL MALORE DEL SINDACO, MA NON POSSIAMO TACERE DI FRONTE ALL’ENNESIMA MANCANZA DI RISPETTO

BRIGNONE: DISPIACE PER IL MALORE DEL SINDACO, MA NON POSSIAMO TACERE DI FRONTE ALL’ENNESIMA MANCANZA DI RISPETTO PER IL CONSIGLIO E LA DEMOCRAZIA

E’ stato un Consiglio Comunale con un finale molto acceso quello di oggi, culminato con un malore del Sindaco, al quale rinnovo un augurio di piena guarigione, perché, nonostante qualcuno si stupisca di ciò, le questioni personali e di salute vanno separate da quelle politiche.

Tuttavia non posso fare a meno di segnalare, per l’ennesima volta, la totale mancanza di rispetto per il Consiglio Comunale e per il confronto democratico con le opposizioni.

Durante la discussione sulla mozione proposta dall’ANPI, molti consiglieri hanno abbandonato l’aula con spregio e lo stesso sindaco, prima che io leggessi la mozione, ha dichiarato “siamo contrari andiamo oltre” cercando di liquidare immediatamente la questione.

Sulla discussione aperta dalle opposizioni in merito ai recenti accadimenti che vedono coinvolti in indagini e rinvii a giudizio esponenti dell’attuale amministrazione mi è stata addirittura negata la parola. Vista la tensione arrivata alle stelle ho preferito non insistere in quella sede, ma il fatto resta grave. Avrei voluto pacatamente segnalare al resto del Consiglio che quando si trattano certe vicende, non ci siamo mai permessi di entrare nel merito e sostituirci alla magistratura, né coinvolgere in alcun modo vita privata e familiari. La nostra sfiducia nasce da valutazioni politiche: a nostro avviso la maggioranza è più presa dalle questioni giudiziarie che dall’amministrare la città. Ce lo dimostra il fatto che il Consiglio non si riuniva dal 9 ottobre e oggi abbiamo dovuto votare 17 punti, senza poter fare interrogazioni ed interpellanze e questioni cruciali per il futuro della città come il Porto e gli impianti di trattamento dei rifiuti non vengono affrontate nell’assise comunale. I regolamenti che passano nelle commissioni non arrivano ancora in consiglio, dove arrivano invece atti e delibere che ai consiglieri di opposizione non vengono neanche consegnati. E’ accaduto, per esempio, che il regolamento per l’imposta di soggiorno, tema tutt’altro che secondario in una città turistica come Anzio, è stato inserito all’odg soltanto ieri (insieme ad altri due punti), violando il regolamento del consiglio comunale.

Una menziona a parte va fatta, infine, per l’ennesimo comportamento inaccettabile del sindaco, che ha insultato e minacciato a più riprese alcune colleghe dell’opposizione, dicendo testualmente “se mio figlio soffre tuo figlio soffre”, quando nessuno ha messo in mezzo i figli di nessun altro.

Ripeto, dispiace sinceramente per i problemi di salute del primo cittadino, ma non può permettersi certi comportamenti. Vada a casa.

Luca Brignone, Alternativa per Anzio

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