“In relazione alla morte del bimbo di 7 anni per otite mal curata, va detto che non è da incriminare l’Omeopatia ma il non aver usato l’antibiotico che nell’otite è d’obbligo se non c’è stato un miglioramento nei primi due giorni. Non possiamo esprimere giudizi non conoscendo come siano andati i fatti, ma va precisato che il medico che esercita l’omeopatia aggiunge alle sue conoscenze scientifiche l’approccio omeopatico che è olistico, cosa che si è persa nella medicina moderna.
Bisognerebbe comunque sempre parlare di Medicina Integrata con la quale il medico valuta il paziente nel suo insieme per poi decidere, secondo scienza e coscienza, quale metodo di cura sia più opportuno in quella situazione. Chi attacca l’Omeopatia come tale non la conosce. Come tutte le medicine così dette complementari l’omeopatia fa parte integrante del mondo medico ufficiale italiano ed europeo da oltre un quarto di secolo, in Francia è possibile scegliere il medico di base omeopatico o allopatico, in Germania e Svizzera, ed ora anche in Italia ci sono ambulatori pubblici e reparti ospedalieri di omeopatia. Gli Ordini dei Medici hanno istituito da anni Albi per le Medicine Complementari. Come può essere quindi messa in discussione la loro legittimità?
Ho ascoltato trasmissioni radiofoniche con conduttori del tutto ignoranti sul tema che hanno messo in parallelo la Medicina Omeopatica con l’acqua di Lourdes o con riti magici.
Si contesta all’omeopatia di non seguire il metodo scientifico sperimentale quando è stata la prima medicina sperimentale della storia. Si dice che contiene acqua fresca quando le diluizioni sotto la 12 CH contengono tutte molecole di sostanza. Del resto la scoperta del sistema PNEI circa 40 anni fa ha dimostrato che l’informazione alle strutture viventi è veicolata nel corpo umano da dosi infinitesimali di sostanza molto simili a quelle omeopatiche”, spiega il Professor Osvaldo Sponzilli, Responsabile Ambulatorio di Medicina Anti Aging, Omeopatia e Agopuntura Ospedale San Pietro Fatebenefratelli Roma.
