Il Sindaco De Angelis ha letto solo la prima parte della lettera della Direzione Regionale Ambiente relativa alla convenzione e l’affidamento in convenzione di 1500 metri dell’area demaniale marittima in località Lido dei Pini.
Certo che il Bando del Comune è coerente con il documento del Piano di Utilizzazione delle Aree Demaniali, ma forse De Angelis ha dimenticato di leggere che : “ l’area demaniale marittima a libera fruizione rappresenta une delle porzioni di litorale che rappresenta ancora elementi di naturalità ed interesse conservazionistico oltre che paesaggistico. L’area, sebbene non riportato esplicitamente nel bando, potrebbe ricadere nella zona a Protezione Speciale di conservazione cod. IT 6030045 ” Lido dei Gigli”, sito della Rete Natura 2000” .
Quindi è acclarato, con un dato legislativamente accertato, che tutta l’area interessata al Bando è: “Sito di Interesse Comunitario appartenente alla Rete Natura 2000” !!
Quindi vi è assoluto divieto di cogliere fiori e piante, asportare fauna, realizzare attività connesse alla fruizione turistica di tale area. Tra l’altro è l’unica area di duna litoranea ancora presente sul territorio di Anzio.
Del resto il Bando del Comune stesso riporta che : “tutte le strutture oggetto della convenzione potranno essere installate previo ottenimento delle autorizzazioni urbanistiche e demaniali,nel rispetto delle normative vigenti in materia. Tutte le strutture (anche se di tipo prefabbricato), compresi i camminamenti, dovranno essere realizzati utilizzando materiali eco-compatibili e di facile rimozione; “
Quindi di che parliamo? E’ il Comune che nel proprio Bando dà tali indicazioni sulla necessità ottenere preventivamente le autorizzazioni di legge. Il Sindaco lo ha letto integralmente?
Certo è prerogativa della politica dare gli indirizzi poter affidare “ di corsa” in convenzione 1500 metri di arenile demaniale. Tanto – poi – le responsabilità giuridiche ricadono sui Dirigenti e sulle Istituzioni di competenza.
Se poi il Sindaco ritiene che in zona operino degli abusivi, spetta al Comune – attraverso la Polizia locale – verificare tali situazioni.