L’ASSEMBLEA DEI SOCI HA APPROVATO LA PROPOSTA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, IL DIVIDENDO SI ATTESTA A 0,70 EURO PER AZIONE
L’assemblea dei soci della Banca Popolare del Lazio, tenutasi domenica 21 maggio a Velletri, ha approvato formalmente il bilancio relativo all’esercizio 2016, confermando la proposta presentata dal Presidente del Consiglio di Amministrazione Dott. Prof. Renato Mastrostefano.
Il risultato netto di esercizio, pari a circa 9,3 milioni di Euro, è stato ripartito assegnando il 20% alle riserve (10% alla legale e 10% alla statutaria) e 2,2 milioni alla riserva per acquisto azioni proprie. Approvata anche la ridistribuzione per gli azionisti, ai quali sono stati assegnati complessivamente5,17 milioni di Euro, con un dividendo di 0,70 Euro per azione.
In crescita anche il valore delle azioni della Banca, che si incrementa dell’1,54% attestandosi unitariamente a 36,92 Euro (nel 2015 era pari a 36,36).
BANCA POPOLARE DEL LAZIO Società Cooperativa per Azioni
Nata nel 1904 come “Cassa Agricola Operaia” prende il nome di “Banca cooperativa Pio X” in seguito alla donazione di 1.000 lire da parte del Pontefice. Dagli anni Settanta, sotto la guida del prof. Renato Mastrostefano in qualità di Direttore Generale, inizia un progetto di sviluppo che porterà la Banca alla trasformazione in “Popolare” (1993) e infine – grazie alla fusione con la Banca Popolare di Terracina – all’attuale forma e denominazione di “Banca Popolare del Lazio” (1994). Nel 2009, e poi anche nel 2013, la Banca si aggiudica il premio “Creatori di Valore” nell’ambito del Milano Finanza Global Awards, nello stesso anno il prof. Renato Mastrostefano (già Direttore Generale e Amministratore Delegato) diventa Presidente. Nel 2010 si completa l’asset manageriale tuttora in carica con la nomina a Direttore Generale di Massimo Lucidi. In base alla Legge 33/2015 sulla trasformazione in SPA delle banche popolari con un attivo di bilancio superiore agli 8 miliardi di Euro, nel 2015 la Banca Popolare del Lazio rimane nel ristretto gruppo delle prime 10 banche popolari a livello nazionale che hanno conservato tale status, nonché tra le prime 20 banche popolari indipendenti.