“In merito alla nota rilasciata dal Ministero della Salute che prevede di ritirare dal commercio alcuni di lotti di Porchetta di Ariccia Igp del marchio ‘Selezione alta qualità Iperal’ per “possibile presenza di Listeria monocytogenes”, riteniamo necessario precisare che come da disciplinare IGP , il marchio PORCHETTA DI ARICCIA IGP può essere dato solo ed esclusivamente alla porchetta prodotta ad Ariccia, e pertanto , l’alimento oggetto di richiamo da parte del ministero della salute , prodotto nel Prosciuttificio San Michele srl, con stabilimento a Lesignano De’ Bagni in provincia di Parma in Emilia Romagna, non ha nulla a che vedere con la porchetta di Ariccia IGP, per la quale, come detto , la geolocalizzazione è condizione indispensabile per poter essere nominata come tale , ” lo dichiara Anita Luciano Consigliere Comunale con delega al marchio IGP.
“A tutela di tutti i 13 produttori di porchetta IGP di Ariccia e dei loro marchi, è fondamentale fare chiarezza su questo aspetto e porre la giusta attenzione all’uso improprio della denominazione geografica. Questo è uno dei motivi – ha concluso la Luciano – per cui da ormai un anno, con il Sindaco Gianluca Staccoli che è impegnato in prima persona nel progetto del costituendo Consorzio, stiamo lavorando al progetto di creare appunto un Consorzio di Tutela produttori della porchetta di Ariccia IGP, che avrà una sede prestigiosa presso la casina del Governatore in Piazza della Repubblica di fronte a Palazzo Chigi”.
E’ bene ricordare che i Consorzi di tutela nascono come associazioni volontarie e promosse dagli operatori economici coinvolti nelle singole filiere con la precisa funzione di “ tutelare” le produzioni agroalimentari Dop e Igp, basti ricordare a tal proposito il famoso Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano, della prestigiosa mozzarella di bufala , del pomodoro pachino e tanti altri .