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Ardea, vigili del fuoco presi a sassate in via delle Salzare: la denuncia del sindacato Fns Cisl

Pompieri presi a sassate da alcuni residenti del complesso residenziale Lido delle Salzare. E’ successo due giorni fa ad Ardea, durante l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Pomezia in via delle Salzare per l’ennesimo incendio scoppiato nell’area. Ignoti, hanno lanciato un pezzo di granito enorme contro il vetro dell’automezzo dei pompieri dove vi erano vigili del fuoco a operare, con il rischio di gravi danni personali. Un fatto gravissimo, denunciato da Riccardo Ciofi, segretario generale del sindacato Fns Cisl di Roma Capitale.

La denuncia del sindacato Fns Cisl di Roma Capitale

Le condizioni di lavoro del personale, commenta Riccardo Ciofi della Fns cisl di Roma – sono purtroppo anche queste. Lo abbiamo manifestato più volte, prosegue Ciofi, che la situazione del soccorso a Roma è in grave criticità e l’episodio di questa notte è un’altra tegola verso i vigili del fuco della Capitale. Un pezzo di granito lanciato contro il vetro dell’automezzo dove vi erano vigili del fuoco a operare, con il rischio di gravi danni personali. Non soltanto rischiamo al vita per l’attività che svolgiamo, i colleghi devono affrontare anche queste situazioni. In primo luogo esprimiamo piena solidarietà ai colleghi di Pomezia oggetto di atti di ostilità e vandalismo durante lo spegnimento di un incendio rifiuti in località Ardea, via delle Salzare. Un attacco vile subito ai danni di lavoratori dello Stato che operano per soccorrere quotidianamente la popolazione del territorio. Purtroppo, i vigili del fuoco pagano anche le carenze di organici e di automezzi che fanno sì che nel territorio interessato ci sia una sproporzione tra personale impiegato nel soccorso e abitanti. Sarebbe opportuno, conclude Ciofi, che anche alla luce di questo ultimo grave fatto vengano ascoltate le nostre segnalazioni e si inizi a parlare con le istituzioni di un piano del soccorso per Roma.

La situazione in via de Le Salzare

Discariche a cielo aperto, roghi tossici e insediamenti abusivi. Una grave situazione, denunciata a più riprese, che colpisce vari tratti della lunga arteria. Una zona dove la delinquenza regna sovrana, dove tutti i giorni arrivano segnalazioni di roghi e nubi tossiche che si vengono a creare. Ultimo in ordine di tempo, un incendio di rifiuti scoppiato anche oggi a ridosso dell’isola ecologica (proprio dove viene raccolto il verde e i rifiuti ingombranti)

e del sito archeologico di Castrum Inui, antico centro portuale risalente al IV secolo a.C. fra i più importanti dell’archeologia etrusco-italica, da mesi invaso di rifiuti di ogni tipo.
Da anni vengono presentate denunce ed esposti, ma tutto tace. Tutte le iniziative di contrasto al fenomeno, sono cadute nel vuoto. “Purtroppo in questo quadrante siamo abbandonati a noi stessi – aggiunge un residente – sia di giorno che di sera stranieri buttano di tutto: rifiuti speciali, carcasse di auto, mobilio, rottami di ogni tipo. Siamo stufi, non è possibile vivere in queste condizioni”.
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