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ARDEA – Sulla questione dei rifiuti di Colle Romito, continuiamo ad avere ragione

Riceviamo e pubblichiamo:

 

“Da tempo seguo la vicenda dello stoccaggio dei rifiuti a Colle romito in quanto non trovavo giusto che i soci dovessero pagare due volte la stessa cosa, ossia la Tassa sui rifiuti e lo smaltimento nel Consorzio, che nel tempo ha acquistato 5 cointainer creando su una via con abitazioni adiacenti una vera e propria isola ecologica, con lo stoccaggio anche di ingombranti.

Le leggi sull’ ambiente sono molto severe, ma probabilmente l’amministrazione consortile presa da un eccesso di zelo perchè appoggiata dalla noncuranza e trascuratezza di controllo comunale, non si è accorta di creare così un danno economico ai cittadini del consorzio. Per anni somo stati pagati due volte gli stessi servizi, ma cosa ancora più grave, che giardinieri abitanti del posto, finito il loro lavoro nelle altre zone, tornavano a Colle Romito e scaricavano nelle piazzole gli sfalci quando invece la prassi è che un giardiniere dovrebbe portare il rifiuto in discarica con il proprio formulario e pagare il dovuto. Probabilmente tutti questi signori, allergici alla legalità, non hanno compreso che questa gestione dispendiosa alla fine colpiva solamente il socio, in quanto, nonostante il consorzio stesso sapesse perfettamente che lo stoccaggio è competenza comunale, ha preferito spendere soldi per legali e cause contro il comune, minacciando ora di fare anche ricorso in consiglio di stato; fortunatamente e saggiamente a questa idea hanno rinunciato, astensione corretta in quanto ieri, 31 maggio 2016, la polizia locale ha sequestrato l’intera area. La cosa che vorrei evidenziare è questa ostentata divulgazione di notizie da parte del consorzio, informazioni non vere. Quando il Tar ha sospeso l’ ordinanza n.8 emessa dal comune di Ardea, sui display agli ingressi del comprensorio acclamavano una vittoria, quando invece dovevano informare semplicemente della sospensione, e ovviamente la stima riposta oggi dai votanti seguita a dimimuire in quanto, fatalità, il 30 maggio è stato divulgato un giornalino mensile di informazione che parlava di seguitare a gettare gli sfalci in strada e che in area privata non si ha bisogno di alcuna documentazione. Per chiudere la legge è chiara, se ci si basa sul dec. leg. del 5 febbraio 1997 n 22 art 2 “La gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse ed è disciplinata da questo decreto al fine di levare protezione all’ambiente…” senza determinare rischi per l’acqua, aria, suolo e senza causare odori e rumori, quindi non può nascere un isola ecologica tra abitazioni. Il tutto poi con l’obbligo di registri di carico e scarico vidimati dall’ufficio del registro con su scritto quantità e qualità del rifiuto, cosa improbabile che un consorzio possa fornire tale documentazione, poiché di competenza, come detto prima, unicamente dell’ente comunale. Con soddisfazione oggi vedo i risultati di un mio pensiero più volte contestato dal consorzio, ma che rispecchia la volontà di volere solo e soltanto la legalità e il bene dei cittadini di Colle Romito.

Monica Fasoli
Marco Boni

Noi con Salvini – Ardea”

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