Festa bloccata perchè senza autorizzazione. E’ successo ieri nel giorno di apertura della seconda edizione del motoraduno “Never forget”, manifestazione che riunisce molte famiglie all’interno dell’amplio spazio adiacente al Campo Sportivo con entrata in Via delle Palme 1.
Era partita con il piede giusto la manifestazione del motoraduno, patrocinato dal Comune di Ardea, ma a causa di problemi tecnici/burrocratici la serata ha avuto un finale diverso dalle aspettative. Alle ore 20:30 la Polizia locale di Ardea è intervenuta riscontrando incongruenza tra accessi e autorizzazione.
«La manifestazione non è stata chiusa ma abbiamo contenuto l’afflusso delle persone fino ad una certa ora – dichiara l’organizzazore Pietro Frasca – Molte persone hanno forzato le recensioni dei cancelli anche in presenza della forze dell’ordine pur di partecipare all’evento».
«Da cittadino e organizzatore sono profondamente amareggiato. Far concludere una manifestazione del genere a casa di questi problemi non è certo il massimo per il nostro territorio – conclude Pietro Frasca – Quest’anno è stata fatta una SCIA basandoci sull’afflusso dello scorso anno. Abbiamo fatto enormi sacrifici per la riuscita della festa riscuotendo un’ inaspettato successo».
«Sono eventi in cui vi è un afflusso superiore alle 200 persone e per questo motivo occorre obbligatoriamente la commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo – dichiara il Comandante della polizia locale, Giuseppe Sciaudone – In più, c’è da dire, che in funzione della recente circolare del capo della polizia del giugno 2017, all’indomani dei noti episodi di Torino, vi sono ancora più restrizioni per questo tipo di manifestazioni al fine di garantire la sicurezza».
«Non è sufficiente una SCIA. L’organizzatore è stato formalmente diffidato a non tenere la manifestazione aperta» conclude il capo della polizia locale.
«Mai più eventi pubblici senza condizioni di sicurezza» è quanto prevede una circolare inviata a prefetti e questori dal capo della polizia, Franco Gabrielli, in vista degli oltre 1.700 eventi dell’estate e dopo i fatti di Torino.
La circolare fissa una serie di regole per la gestione delle manifestazioni pubbliche che dovranno tenere insieme sia la safety, cioè le misure strutturali a salvaguardia dell’incolumità delle persone, che la security, cioè i servizi di ordine e sicurezza pubblica.
L’obiettivo, si legge nel documento, è «realizzare omogenee procedure e modelli unitari di intervento per innalzare ulteriormente le condizioni di sicurezza generale».