La Polizia Locale di Ardea continua, unitamente alle associazioni di volontariato, Protezioni Civile e CRI, a monitorare il territorio con la costante presenza ai varchi, la distribuzione di mascherine, autocertificazioni in bianco e l’informazione ai cittadini, sia sulle nuove disposizioni che andranno in vigore dal 4 maggio che sull’attenzione da porre sulle misure di igiene e di distanziamento già più volte richiamate nei vari DPCM, tentando di farle diventare un nuovo modello di socializzazione.
Il comandante Sergio Ierace in merito afferma “dobbiamo essere pronti a convivere con il virus, sino a quando non sarà disponibile un vaccino idoneo. Da quando è iniziata l’emergenza sanitaria abbiamo saputo che mascherine, distanza sociale e pulizia personale più attenta avrebbero dato un valido sostegno alla lotta alla diffusione del virus responsabile di questa pandemia. Dal 4 maggio di fatto nulla cambierà nell’emergenza che stiamo vivendo, se non l’aumento delle persone in circolazione a causa delle varie aperture concesse dal governo per la ripresa commerciale e di produzione di altre attività lavorative prima chiuse, oltre all’autorizzazione al movimento per lo spostamento, così detto, dei congiunti con un concetto allargato del termine. Ciò non vorrà dire che si potrà liberamente circolare senza motivo e bisogna comprendere che queste limitazioni non sono adottate per non permettere ai cittadini di vivere liberamente, ma al contrario proprio per garantire la tutela di tale libertà. I risultati positivi sin qui raggiunti sono stati possibili grazie alle misure prese ed ai sacrifici fatti da tutti nei mesi passati. Saremmo degli sciocchi se non comprendessimo questo. I contagi non sono diminuiti perché si è trovato il modo di curare coloro che sono stati contagiati, ma perché con tali limitazioni i contagiati sono scesi. Dobbiamo quindi custodire tali risultati e proseguire la strada intrapresa evitando spostamenti inutili e, ove gli stessi fossero strettamente necessari, adottare tutte le cautele possibili per difenderci da un possibile contagio. Per tale motivo noi nel nostro piccolo stiamo cercando di sensibilizzare chi viene trovato in movimento sul territorio con la consegna gratuita dei dispositivi consegnatici dalla Protezione Civile Regionale, per prevenire il più possibile un contagio che, per il semplice calcolo delle probabilità e del rapporto esistente tra persone in circolazione e luoghi frequentati/transitati, potrebbe aumentare. Invito quindi ancora una volta tutti a non sottovalutare il momento storico che stiamo attraversando comprendendo che il virus c’è ancora, è tra di noi, e che l’unico modo al momento per combatterlo è evitare una socializzazione non protetta e non curante del rispetto di tutte quelle regole oramai note che devono entrare nella nostra quotidianità.”