«Cari cittadini, sveliamo il trucchetto di chi per anni ha governato la città. Il sindaco decide di fare un’assemblea pubblica per parlare dei problemi della scuola.
Lo fa perché i cittadini – e le famiglie, come qualcuno scrive – vengono prima di tutto. A un certo punto qualcuno dell’opposizione decide di usare uno strumento – quello della convocazione della commissione e del Consiglio – per discuterne. Un po’ come a dire ‘ci siamo prima noi, voi siete lenti, non vi curate della città e arrivate secondi’.
Ecco, qui casca l’asino. Abbiamo fatto un’assemblea pubblica e abbiamo deciso di discutere dei punti dell’opposizione – gli stessi già trattati con tutti i cittadini – come ultimi all’ordine del giorno del prossimo Consiglio.
Giusto perché ci è sembrata una strumentalizzazione bella e buona, ai danni dei cittadini che da decenni sono stati governati da quelle stesse persone gridano oggi al lupo al lupo.
Certo, rientra nelle loro competenze: è la democrazia. Ma allora, se usano queste regole, è giusto che anche la maggioranza possa usarle. Ma quali sono le nostre? Sono diverse e tra queste abbiamo deciso di non gettare fumo agli occhi di tutti ma di creare le assemblee civiche.
Queste, insieme al Consiglio comunale, possono diventare due momenti importanti di partecipazione. Il problema è uno, però: nelle assemblee si discute, si pongono domande, ci si confronta. Nei Consigli comunali, invece, loro non sono nemmeno capaci di eleggere un vicepresidente. Fate pure i vostri comizi, ma non sulle spalle di tutti».
Lo dichiara in una nota il M5S di Ardea