In questi giorni la vita della nostra città è scossa dalle giuste proteste dei genitori di bambine e bambini disabili, che oggi si vedono di nuovo penalizzati dalla sospensione del servizio di assistenza scolastica.
Anche Ardea Domani segue con apprensione la vicenda, cercando – per quanto possibile – di approfondire le questioni tecniche e al contempo ascoltando il disagio che stanno vivendo le famiglie colpite dalla sospensione del servizio.
In campagna elettorale, abbiamo immaginato che Ardea potesse divenire una città a misura di bambino. Spiace dunque che ad appena sei mesi dalla tornata elettorale, ci si trovi di nuovo ad affrontare le solite emergenze. E che gli adulti – tutti – non siano in grado di garantire un presente all’altezza dei bisogni e delle aspettative, dei sogni e delle richieste dei più piccoli. Ci siamo domandati, in questi giorni, dopo aver incontrato alcune delle mamme dei bambini interessati dalla vicenda, in che modo – nel nostro piccolo – potessimo esser utili, quale possa esser la cosa giusta da fare, per contribuire a trovare soluzioni in grado di ripristinare il servizio e per manifestare alle famiglie la nostra vicinanza. Ci piacerebbe che le polemiche che leggiamo in questi giorni sui giornali locali e sui social network tra gli esponenti dell’amministrazione comunale e i loro oppositori politici lasciassero spazio all’impegno senza sosta nella ricerca di una soluzione tempestiva e condivisa. Ci piacerebbe che le mamme venissero accolte ed ascoltate da chi è stato chiamato a governare la città, senza accuse e stigmatizzazioni che non rendono giustizia ad una richiesta legittima e ad un bisogno che questa città banalizza e offende da trent’anni e forse più, al di là del colore politico di chi governa. Per questo, oggi, facciamo appello pubblico al sindaco e alla maggioranza, perché l’impegno sia massimo, tanto nella ricerca di una soluzione, quanto nell’ascolto umile e rispettoso delle ragioni della protesta. La politica, soprattutto in un contesto ampiamente degradato come quello della nostra città, deve saper elaborare risposte adeguate e condivise, ma anche offrire segni di speranza, ascolto e vicinanza ai problemi delle persone, soprattutto se questi problemi riguardano le fasce più indifese e – almeno qui da noi – da sempre inascoltate. Allo stesso tempo, ribadiamo con forza la disponibilità di Ardea Domani ad aiutare le famiglie dei ragazzi disabili, nei modi e nelle forme che ci saranno richiesti e compatibilmente con le nostre possibilità e il nostro ruolo. Luca Vita, portavoce Ardea Domani