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Ardea, Consiglio approva bilancio preventivo 2015. Il Sindaco Di Fiori: “E’ un bilancio fatto di diverse ristrettezze”

Il Consiglio comunale di Ardea ha approvato nella seduta di oggi il Bilancio preventivo 2015. Nella manovra è presente l’iscrizione del Fondo pluriennale vincolato – derivante dal riaccertamento straordinario dei residui – pari a 21,5 milioni euro – la copertura della quota annuale del disavanzo tecnico, per un importo di 512mila euro, e la previsione del Fondo dei crediti dubbia esigibilità (Fcde) ammontante ad 1,4 milioni di euro. Sul fronte della spesa sono previsti all’incirca 2 milioni di euro per acquisti di beni, per prestazioni di servizi 21 milioni, per trasferimenti – sopratutto per servizi alla persona – circa 6,5 milioni mentre per oneri straordinari 5,4 milioni (Debiti fuori bilancio, accantonamenti per il fondo rischi e lo stesso Fcde). Le entrate sono suddivise in imposte per circa 17 milioni di euro, tasse per circa 10 milioni per un ammontare di entrate tributarie pari 27,5 milioni; le entrate da evasione passano da circa 1,5 milioni a 650 mila euro. Le entrate da trasferimenti ammontano a circa 3,5 milioni dei quali 3,2 da contributi regionali. I proventi da servizi pubblici assommano all’incirca a 2,8 milioni, quelli derivanti da beni sono circa 1 (derivanti dall’istituzione di canoni patrimoniali non ricognitori), per un totale di entrate extratributarie di circa 4,8 milioni. Le entrate in conto capitale sono pari all’incirca a 4,8 milioni, destinate alla realizzazione di opere. Il contributo all’alimentazione del Fondo di Solidarietà Comunale ammonta a circa 4,9 milioni a cui deve aggiungersi un ulteriore taglio di circa 2,9 milioni a titolo di riparto del Fondo stesso. “Il 2015 ha visto l’entrata in vigore della contabilità armonizzata che ha stravolto tutti i sistemi di contabilizzazione ed ha imposto ai Comuni, fra le principali novità, di applicare il principio della competenza finanziaria potenziata in base al quale le entrate e le uscite vanno imputate nell’esercizio in cui arrivano a scadenza – ha spiegato il vicesindaco Alessandra Cantore – Questo principio ha costituito un gravoso impegno per tutte le amministrazioni comunali per mantenere gli equilibri di bilancio, e ha comportato conseguentemente l’adozione di una imponente operazione di riaccertamento straordinario dei residui con la reimputazione nell’esercizio 2015 delle entrate e delle spese in ragione della loro esigibilità. Siamo comunque riusciti, e non con poca difficoltà vista l’ingente quantità di debiti fuori bilancio, a chiudere il bilancio di previsione. Nonostante questo abbiamo dovuto e voluto dare priorità al risanamento dei conti per debiti decennali che erano stati accumulati, facendo emergere fatture che risalgono a dieci o venti anni fa. Non è stata cosa facile ma, soprattutto, è stata una operazione necessaria. Abbiamo deciso di incontrare ogni singolo imprenditore che vantava crediti nei confronti del Comune. Crediti, questi, anche molto datati nel tempo. Sono stati circa quindici quelli che finora abbiamo ricevuto, quasi tutti del territorio. Abbiamo chiesto loro di fare una riduzione e di spalmare il loro credito in almeno un paio di anni per consentirci di chiudere il bilancio. Rimanevano due questioni in piedi, fondamentali ed erano anche le più complesse: la richiesta di pagamento dell’acqua da parte della Regione Lazio e la Pontina Ambiente. Non abbiamo escluso neanche per un attimo la possibilità di creare un dissesto finanziario tenendo ben presente che un passo del genere avrebbe portato danni non indifferenti all’economia locale perché in caso di dissesto i creditori sarebbero stati pagati con percentuali estremamente basse. Ma grazie all’impegno – in primis del settore finanziario che ha contribuito anche con una cospicua attività di supporto resa in favore dei settori per il completamento dell’operazione di riaccertamento straordinario dei residui ed alla conseguente reimputazione nel bilancio 2015 – è stata scongiurata l’ipotesi dissesto finanziario. Per questi motivi non mi è stato materialmente possibile fare un bilancio partecipato, così come avevo promesso in quest’aula. I debiti erano talmente tanto alti che sarebbe stato impossibile mettere in bilancio le proposte presentate dai cittadini. Sarebbe stato solo far perdere tempo ai residenti visto che non sarei riuscita a prendere in considerazione alcuna proposta. Ora gli obiettivi sono tre: continuare con le transazioni (ce ne sono ancora altre da fare), creare una squadra che accerti le fittizie prime case, e far pagare chi non paga. Le residenze fittizie hanno inciso, in maniera determinante sui conti. Ci sono cittadini che dichiarano di avere una prima casa ma, nei fatti, hanno una casa per vacanze. Il risultato è che questi pagano meno tasse comunali mentre il gettito Imu che lo Stato prevede per Ardea è molto – ma molto – più alto. Così, ci troviamo costretti a dare allo Stato stesso – a causa del patto di solidarietà tra Comuni – circa 8 milioni di euro. Ecco qui il secondo fardello che pesa – e non poco – sul bilancio comunale, che si somma agli altri 8 milioni di debiti fuori bilancio. Si tratta di una manovra economica che poggia su queste basi, semplicemente perché se non risaniamo i conti, mai questa città può programmare, progettare e disegnare servizi per il futuro”. Il Consiglio ha anche approvato il piano triennale delle opere pubbliche: un elenco di investimenti fatti con fondi comunali, regionali e in project financing. “E’ un bilancio fatto di diverse ristrettezze, che hanno a che fare soprattutto con il Patto di solidarietà e con i debiti contratti da decenni con questa amministrazione – ha spiegato il sindaco Luca Di Fiori – Ringrazio quelle aziende che pur avendo vecchi debiti hanno dato la disponibilità di poter spalmare e diminuire in qualche caso il debito delle loro fatture. Nel piano opere pubbliche ci siamo dati quest’anno vanno su tre priorità: la scuola, le manutenzioni e il completamento della rete fognaria (come la rete tra Castagnola e Castagnetta, il piccolo depuratore di Montagnano)”. L’aula, in sede di bilancio, ha approvato anche tre risoluzioni relazionate dall’assessore ai Servizi Sociali Riccardo Iotti: una per congelare i debiti per l’assistenza domiciliare per chi anziani con disabilità chi è su sedia a rotelle e persone sole o con in gravi condizioni economiche, una per l’aumento in bilancio di fondi per le famiglie disagiate, una per il sostegno alle attività di protezione civile e delle associazioni ecozoofile e ambientali.

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