E’ stata pubblicata la sentenza del Consiglio di Stato in riferimento alla questione del concorso da dirigente dell’area Servizi alla Persona, Giovanni Cucuzza e alle accuse che gli erano state rivolte dal secondo classificato, Francesco Giovinazzo. “I Consiglio di Stato ha disposto la reviviscenza degli atti impugnati in primo grado, vale a dire che la graduatoria di dirigente dell’area Servizi alla persona del Comune di Ardea è consolidata e conserva i suoi effetti giuridici. Quindi, resta valida e il dirigente può restare in servizio – spiega l’avvocato Gabriele Di Paolo, legale del Comune – Secondo quanto si legge nella sentenza la rinuncia che Giovinazzo fece all’annullamento della graduatoria la conserva giuridicamente. Il Consiglio di Stato ha anche evidenziato come sia stato un elaborato privo di una autonoma rielaborazione e che questo va valutato oggettivamente e non con parametri soggettivi. Il fatto che Cucuzza abbia dimostrato in appello le sue forti capacità mnemoniche conferma che non ha fatto una prova originale. Solo questo. Da domanda di annullamento della graduatoria si è passati a un risarcimento del danno. Ora la parola passa a Giovinazzo che dovrà riassumere la domanda risarcitoria davanti al Tar. Inoltre, il Consiglio di Stato ha riformato la sentenza anche sulle spese, compensandole in entrambi i gradi di giudizio”.