Alla luce dei recenti articoli di stampa relativi all’assegnazione delle case di Edilizia Residenziale Pubblica e all’esistenza di situazioni di abusivismo, l’Amministrazione Comunale intende precisare alcune questioni relativamente agli oltre 40 alloggi di proprietà comunale e a quelli di proprietà Ater, che risultano essere poco meno di 180.
«Va innanzitutto evidenziato che l’Ufficio Patrimonio, istituito da questa Amministrazione dopo anni di immobilismo, sta portando avanti un lavoro enorme – dichiara il Sindaco di Ardea, Mario Savarese -. Ci siamo trovati di fronte a una situazione allo sbando, soprattutto per quanto riguarda la gestione degli alloggi ‘popolari’. Stiamo mettendo ordine per invertire la rotta: grazie a una proficua collaborazione con l’Ater Provincia di Roma è iniziato un vero e proprio censimento degli immobili e di chi si trova al loro interno, dal quale stanno emergendo diverse situazioni. Attualmente è operativa una Commissione composta anche da tecnici e avvocati, istituita per la prima volta da questa Amministrazione in oltre 50 anni di vita autonoma del Comune di Ardea, che sta lavorando per stilare una graduatoria volta all’assegnazione di eventuali alloggi Erp (dell’Ater e/o del Comune) rimasti liberi. In attesa di questa definizione, le case libere vengono assegnate con procedura d’emergenza».
In sostanza, quando un appartamento torna disponibile oppure perviene all’Ente o all’Ater – per quanto di competenza – la comunicazione relativa alla volontà di restituzione dell’alloggio stesso, si provvede a consegnare l’immobile in via del tutto temporanea a persone che si trovano in situazioni di grave disagio abitativo e sociale. La valutazione dei casi, tra l’altro, avviene in modo scrupoloso, anche con il coinvolgimento dei Servizi Sociali competenti. Questo per evitare che gli immobili vengano “murati” in attesa dell’assegnazione definitiva, andando ad aggravare l’emergenza abitativa in essere.
«Ardea è un Comune che, in 15 anni, ha visto raddoppiare la popolazione, ma non è mai esistita una politica della casa. Non si è mai pensato alla costruzione di case popolari e non è mai emersa una pianificazione della crescita del paese – aggiunge il Sindaco -. Quando si è di fronte a ‘vuoti’ di questo genere, come accade in ogni città e paese d’Italia, purtroppo il risultato è quello di assistere all’attività di vere e proprie organizzazioni ‘parallele’ e decisamente poco istituzionali, che danno vita a un ‘commercio’ clandestino delle case popolari, generando una situazione inverosimile su cui, per quanto di nostra competenza, stiamo cercando di intervenire. E su questa cronica carenza di alloggi grava anche il problema dell’abusivismo: come noto, ad Ardea vengono occupate case destinate all’abbattimento, ma non si può sopperire a questa emergenza abitativa perché non esistono nuovi alloggi».
Si precisa, infine, che l’Ufficio Patrimonio, come tutti gli altri Uffici dell’Ente, riceve il pubblico con orari programmati e con appuntamenti che qualunque cittadino può richiedere attraverso il sistema “TuPassi”. In più, a breve inizieranno i lavori della Commissione che dovrà valutare le istanze relative alla cosiddetta “sanatoria” per gli alloggi popolari di proprietà comunale, nel rispetto dei criteri e delle modalità previste dalla normativa regionale attualmente vigente.
«Il nostro obiettivo – conclude il Sindaco – è quello di fornire una risposta adeguata alle esigenze del territorio dopo anni di immobilismo, ponendo le basi di un lavoro che sarà lungo e difficile. Da parte nostra c’è un grande impegno per il ripristino della legalità e per una gestione trasparente delle assegnazioni degli immobili di proprietà pubblica».