Si è tenuto, presso la Sala Aldo Moro di Palazzo Montecitorio a Roma, il convegno “Il Belpaese”, durante il quale è stata presentata una relazione sulla povertà il disagio e l’esclusione sociale in Italia, elaborata dal Presidente dell’Iper (Istituto per le Ricerche Economiche e Sociali) Stefano Cetica.
L’iniziativa è stata promossa lo scorso 13 giugno dall’onorevole Renata Polverini, Vice Presidente dell’XI Commissione Lavoro Pubblico e Privato della Camera dei Deputati. Vi hanno preso parte il Vice Presidente della Camera dei Deputati onorevole Simone Baldelli, il Presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo, il Direttore del Dipartimento Salute Globale dell’Istituto San Gallicano Aldo Morrone, il Presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti, l’onorevole Paolo Beni componente della XII Commissione Affari Sociali, nonché i rappresentanti delle sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl.
In rappresentanza del Comune di Aprilia, nel programma dei relatori, ha preso parte l’Assessore ai Servizi Sociali Eva Torselli. “Abbiamo portato la testimonianza – ha commentato l’Assessore – di un Comune che incrementa ogni anno l’erogazione di servizi sociali e lo fa quasi esclusivamente con i fondi del proprio bilancio comunale. Le nostre politiche sociali sono commisurate al contesto territoriale in cui vengono messe in campo, cioè quello di una comunità che ha conosciuto nei decenni passati una forte industrializzazione e che quindi oggi soffre maggiormente la crisi economica. Una buona politica può intervenire in maniera attiva, ma non più solo con il puro assistenzialismo; superare l’emergenza si può, ma cambiando lo stile di welfare, mettendo al centro la popolazione, considerando la singola persona come vero capitale umano”.
Il rapporto presentato a Montecitorio dall’Iper descrive una situazione particolarmente delicata su tutto il territorio nazionale, stimando che in Italia circa un milione e 470 mila famiglie versano in condizione di povertà assoluta, per un totale di circa quattro milioni e 102 mila persone. Il 48% di queste famiglie risiede nel Mezzogiorno italiano, il 17% nel centro e il 35% nel nord del Paese.