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Anzio, UPA: Il comune fa melina

UPA denuncia: Discussioni inutili e promesse non mantenute, così procede la diatriba sul Biogas ad Anzio
IL COMUNE FA MELINA
Nel gergo del calcio si fa melina quando una squadra cerca di perdere tempo attraverso azioni di gioco poco significative e che non tendono a concludere; proprio come sta facendo il Comune di Anzio nella trattazione di un problema cruciale per i cittadini: la realizzazione della centrale di via della Spadellata. I cittadini organizzati nel Coordinamento UNITI PER L’AMBIENTE ce la stanno mettendo tutta per cercare di fare chiarezza, per cercare di vedere affermati i diritti degli abitanti della zona che dovrebbe anche essere l’obiettivo di un’amministrazione comunale che fa per intero il proprio dovere: ma non è così ed ai cittadini non resta che lo strumento della denuncia. Riepiloghiamo rapidamente i fatti. E’ in atto un’aggressione speculativa sul territorio di Anzio con il tentativo di realizzare, nel raggio di circa 300 metri ed in zona abitata, due centrali per la produzione di biogas da rifiuti organici ed un grande deposito di rifiuti ordinari e pericolosi. Il Comune di Anzio non ha dato segno di voler gestire queste che sono iniziative private che non hanno nessuna ricaduta positiva sul territorio, anzi ha approvato senza remore la realizzazione della centrale di via della Spadellata che è in corso di realizzazione. Il problema scoppia in modo fragoroso in Consiglio Comunale del febbraio 2016 quando, in una seduta rovente, le associazioni di cittadini costringono il parlamentino di Anzio ad approvare all’unanimità una mozione che impone al Sindaco di dare corso ad azioni ben precise al fine di mettere in chiaro i termini tecnici e procedurali della problematica e di porre mano a tutte quelle azioni necessarie a tutelare la salute dei cittadini. Poiché il Comune di Anzio non disponeva e non dispone della necessaria capacità tecnica, si approvava la realizzazione di un gruppo di esperti tecnici per supportare l’azione politica del Comune in difesa dei cittadini. Il Sindaco di Anzio, benché sollecitato in varie occasioni in incontri con Uniti Per l’Ambiente, non procede a dotare i propri uffici di questa essenziale capacità tecnica ma si limita a trattare la specifica problematica in modo piuttosto generico privilegiando l’aspetto politico. Su iniziativa del Consigliere Del Villano è stata successivamente ribadita in Consiglio Comunale la necessità di creare un gruppo tecnico, ma il Sindaco di Anzio non ha voluto provvedere a dare una risposta concreta a tale impellente necessità. Negli ultimi due anni i Comitati e le Associazioni, che si sono unite nel Coordinamento Uniti Per l’Ambiente, hanno dato nuovo vigore all’espressione popolare e, nel Consiglio Comunale del 2 febbraio di quest’anno, hanno dato vita ad una manifestazione di forza chiedendo l’approvazione di una nuova mozione per ribadire la necessità di creare una team tecnico indispensabile per dare risposte adeguate per difendere la salute degli abitanti. La mozione, preparata dal team tecnico di Uniti Per l’Ambiente, viene presentata dal Consigliere Del Villano a cui va riconosciuto il merito proattivo sull’argomento, viene approvata all’unanimità dal Consiglio. Quindi espressione di democrazia reale: i cittadini chiedono ai propri eletti di approvare una loro iniziativa presa in propria difesa, gli eletti la approvano e danno mandato al Sindaco di porla in atto fissandone termini e tempi di realizzazione. E ne fissano in modo chiaro e perentorio termini e modalità proprio per evitare quella sorta di ostracismo che la politica di Anzio ha dato segno di prediligere quando si tratta di progetti di questo genere. La mozione deliberava quindi:

“Di incaricare il Presidente del Consiglio Comunale di convocare entro giorni feriali tre, dalla data di approvazione della presente, i Capigruppo per l’insediamento della Commissione e per l’adozione di tutti gli atti di amministrativi, procedurali e normativi di competenza connessi e conseguenti alla presente Deliberazione;

Di fissare sin d’ora, in modo inderogabile, i tempi di prima convocazione della Commissione “Impianti di Trattamento e Rifiuti” entro giorni sette a decorrere dal suo insediamento.

Che la “ Commissione Impianti di Trattamento e Rifiuti” dovrà, nella sua prima riunione valida, nominare un numero di tre tecnici o esperti del settore ambientale, urbanistico e procedurale, a cui affidare l’incarico professionale di “ verificare la rispondenza alle norme amministrative, di sicurezza, agli aspetti sanitari e di precauzione sanitaria ed a tutte le prescrizioni ed aspetti procedurali che regolano la materia in sede nazionale, regionale, provinciale e comunale”, con specifico riferimento alla Centrale di via della Spadellata che è in corso di realizzazione da parte della ditta Asja Ambiente Italia. I tecnici incaricati dovranno produrre una Relazione conclusiva congiunta entro il termine perentorio di giorni venti solari dall’incarico. “

Al momento della redazione di queste note si sono tenute tre sedute della Commissione Impianti di trattamento e rifiuti, tre occasioni perse perché poco hanno deciso e poco hanno fatto. Si è parlato di opportunità di procedere, si è ascoltata la dotta requisitoria di un legale, che normalmente difende le posizioni dei costruttori di impianti, che ha cercato di moderare le pur legittime aspettative di quegli agricoltori che erano intervenuti in Commissione, si sono indicati i nomi di tre tecnici; ma a distanza di sessanta giorni non è stato ancora fatto quello che si sarebbe dovuto fare in tredici giorni. La palla viene rimbalzata da un ufficio all’altro e la richiesta impellente della gente di avere risposte rapide e concrete viene ancora una volta delusa. Si chiede al Comune di Anzio di dotarsi della capacità di conoscere per decidere, fatto normale di ogni sana amministrazione ma sembra che conoscere non sia l’obiettivo perseguito dalla politica dello struzzo. Nel frattempo incombono anche gli altri due impianti a cui il Comune di Anzio si appresta a rispondere nel modo laconico ma poco incisivo adottato finora. Intanto è stata fissata, per l’8 maggio, la terza seduta della Conferenza di Servizi per l’impianto Eco-Transport di Padiglioni alla quale parteciperanno tecnici della ditta e degli altri Enti, in cui Uniti Per l’Ambiente si prepara a fare sentire la propria voce ed alla quale il Comune di Anzio forse parteciperà con una propria generica dichiarazione di dissenso. Non vedremo il Sindaco di Anzio legarsi ai cancelli per cercare di bloccare la realizzazione di un impianto che i propri cittadini non vogliono. Il coordinamento di Uniti Per l’Ambiente si prepara a rendere conto ai cittadini dei fatti e delle circostanze in una grande assemblea pubblica e tutti coloro che vorranno intervenire per spiegare la propria posizione potranno farlo.
Sergio Franchi

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