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Anzio, Rifondazione Comunista: “ Viva gli S*****i”

Riportiamo qui di seguito, il comunicato di Rifondazione Comunista, sulla querelle che da giorni continua tra i due schieramenti:

“VIVA GLI S*****I!”

S*****I. Questo è l’appellativo che il candidato di Sinistra italiana Luca Brignone rivolge ai compagni e alle compagne di Rifondazione comunista di Anzio, rispondendo ad un nostro comunicato.
Una volta le critiche erano basate su contenuti politici, ci si divideva fra la strategia riformista e quella rivoluzionaria, ci si dava dello stalinista, del trozkista, del moderato o dell’estremista, e tali termini a volte avevano una denotazione positiva, a volte erano un insulto. Ora si passa direttamente alle offese pure e semplici, magari fatte passare come dei simpatici appellativi bonari.
Ma poi perché saremmo degli s****i, cioè delle persone: “ inette o stupide, oppure infide o malvage e spregevoli”? (cit. dal vocabolario Devoto Oli) Dove sarebbe la nostra natura infida e malvagia, la nostra inettitudine? Forse nelle nostre raccolte di viveri e indumenti per i terremotati in Abruzzo o nell’Italia centrale? Nella creazione dei Gruppi di acquisto popolare o nella distribuzione delle arance coltivate in terreni sottratti alla mafia? Nel supportare per 45 giorni la lotta dei lavoratori della Sigma Tau a Pomezia nel 2012? Nel mettere disposizione la nostra sede per dei corsi di italiano per migranti o per delle ripetizioni popolari? O forse per distribuire decine di premi nella lotteria abbinata alla nostra festa di Liberazione che ogni anno i cittadini di Anzio Colonia attendono con gioia? Vuol dire essere s******* cercare di creare con fatica l’unità della sinistra, senza Pd, alle europee del 2014? Significa essere s*****o promuovere insieme ad altri il Comitato per la difesa della Costituzione nel 2016? Siamo s****i quando organizziamo insieme a tante altre realtà la manifestazione contro la biogas, come abbiamo fatto fino all’ottobre scorso? Quando abbiamo lavorato per la vittoria del referendum per l’acqua pubblica e contro il nucleare del 2011 eravamo inetti, malvagi e infidi? Lo eravamo quando appoggiammo Pollastrini nel 2013, per creare una realtà di sinistra alternativa al Pd? Era s******o Beniamino Colantuono in consiglio comunale a lottare contro le destre e contro gli stessi alleati di centro sinistra, quanto meno morbidi con le giunte De Angelis e Bruschini? A portare la voce dei più deboli in consiglio comunale, sottraendo tempo libero a sé e alla propria famiglia? Era s******o Roberto Busiello tra i teremotati dell’Aquila o nelle Marche, davanti la Sigma Tau a cucinare per gli operai in sciopero? Anni di lotte, presidi, cortei, denunce subite da Placidi, interpellanze e interrogazioni, liquidate dalla battuta feroce di un ragazzo che si è affacciato alla politica sono due anni fa e che ne ha subito introiettato le logiche compatibiliste, vista la sua tendenza a sedersi con il centrosinistra.
Abbiamo sempre ritenuto che le nostre battaglie sociali e ambientali dovevano essere la base per il rilancio di una connessione fra le classi popolari e la politica, questo chiedevamo agli altri soggetti politici e per questo obiettivo avremmo sacrificato candidature e simboli elettorali. Tutto ciò non è bastato a convincere i compagni di Sinistra italiana, evidentemente affascinati dalla prospettiva di vincere facile con il centrosinistra anziate, tanto è vero che con quest’ultimo hanno trattato fino a due settimane fa. Poi la rottura e il ritorno a parlare con noi, visto la chiusura su del Giaccio dei democratici. Nulla di personale contro Luca Brignone che ritengo persona intelligente, preparata e matura, ma visto che da sempre era convinto della bontà del percorso con il centrosinistra, non ci sembrava rappresentativo di una possibile coalizione unitaria, che nelle nostre intenzioni doveva sancire la massima distanza con il Pd, oltre che con le destre e i 5 stelle. La paventata candidatura di Colantuono, non era un giochetto delle tre carte, un espediente democristiano, ma un modo per opporsi ad una deriva moderata che rischiava di prendere la coalizione, in cui non solo Sinistra italiana non faceva mea culpa per aver perso tempo con il Pd -cosa che nessuno le chiedeva tra l’altro- ma pretendeva di guidare tutti noi con il suo Segretario cittadino in una rivincita tutta politicista sempre nei confronti dei democratici. Colantuono si era reso disponibile nonostante la sua stanchezza, se fosse stato necessario avrebbe fatto il candidato sindaco. Se proprio si voleva evitare tale empasse, semmai sarebbe stato necessario trovare un candidato diverso ritirandoli entrambi, ma evidentemente le prospettive politiche nostre e quelle di Sinistra Italiana, Mdp e Anzio diva sono diverse. Dare poi del democristiano a chi come Colantuono è stato sempre coerente con i suoi principi sacrificando ad essi una vita intera, mi sembra veramente ingeneroso, soprattutto da parte di chi con gli ex democristiani del Pd ha trattato per mesi. Sarebbe da chiedere scusa e rapidamente, a Colantuono al sottoscritto a Busiello e a tutto il circolo del Prc di Anzio, visto che nessuno di noi ha utilizzato fino ad ora certi appellativi nei confronti degli altri soggetti di sinistra, pur distanti da noi. Ma credo che queste scuse non arriveranno.
E allora, se è vero tutto ciò, preferisco stare dalla parte del torto, preferisco essere quello che sono insieme ai miei folli compagni. Chiamateci pure s******I Viva gli s******i se sono come noi!

Umberto Spallotta
Candidato Sindaco di Rifondazione comunista Anzio

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