“Provo dolore ed amarezza nel vedere continuamente il mio nome, insieme a quello della mia famiglia, associato a fatti con i quali non ho alcun coinvolgimento e che sono lontani anni luce dal mio modello di vita e dal mio impegno come Consigliere Comunale. Sarebbe opportuno che i parlamentari della Repubblica Italiana si occupassero di problemi più seri e dei reali fenomeni criminosi che esistono in Italia. Ho tre figlie, otto nipoti ed una famiglia modello che continuamente, senza alcun motivo, si trova costantemente inserita all’interno di dossieraggi ed interrogazioni parlamentari redatte da persone che non hanno la minima conoscenza del nostro territorio. Sono rimasto senza parole nel ricevere una telefonata da mia figlia, che vive in Svizzera, preoccupata per alcuni articoli e per quanto dichiarato da chi dovrebbe rappresentarci nelle massime Istituzioni Democratiche. Dal 1985 vengo eletto in Consiglio Comunale, siamo venuti a lavorare ad Anzio nel lontano 1960 e tutti conoscono la mia correttezza e la mia condotta nell’esercizio delle mie funzioni. Chiedo soltanto rispetto per la mia famiglia, composta anche da otto nipoti minorenni, che senza alcun motivo è costantemente associata a squallide manovre, che nulla hanno a che fare con i nobili fini dell’attività politica”.