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Anzio: Pasquale Cappelli, una vita dedicata al volontariato: “È la mia missione”

La solidarietà al primo posto nella vita. E’ quella di Pasquale Cappelli, un volontario di Anzio che da ormai anni impegna il suo tempo a prendersi cura di chi nella vita è in difficoltà, donando energie e ma soprattutto tanto amore.

Un impegno quotidiano, che dura da più di 15 anni, nell’agire in concreto nei momenti di difficoltà delle persone attraverso visite a domicilio per consegnare beni di prima necessità messi a disposizione di attività commercianti e imprenditori.

Una visione incentrata su presenza costante e vitale, con azioni rivolte in primo luogo ai bambini e a tanti anziani “abbandonati” alle prese con mille problemi di disabilità.

Una persona che, nonostante le difficoltà di tutti i giorni, continua inesorabilmente nella sua missione per dare una risposta affettuosa a necessità vecchie e nuove, raccogliendo le sfide che la società gli pone di fronte.

Nel corso degli anni, tante sono state le persone aiutate, in particolare quelle della sua zona, al punto di ricevere il premio Tappo d’Oro, istituito dall’Associazione L’Eco delle Periferie – Gruppo Ecoimballaggi, rivolto ad evidenziare le attività di solidarietà nel sociale, nell’ambito del litorale romano.

Un premio fondato dal nostro editore Antonio Geracitano che da anni si è sempre battuto per aiutare chi nella vita è stato più sfortunato. Un riconoscimento importante, che gratifica il lavoro di uomini e donne ma soprattutto volontari che spesso non vengono mai citati. Un lavoro encomiabile che la società spesso non riconosce.

“Aiutare il prossimo è la mia missione – commenta Pasquale – Decidere di aiutare gli altri facendo volontariato, è un atto di estrema generosità verso il prossimo ma anche verso se stessi. Pensare che il proprio tempo e le proprie azioni possano essere in grado di donare beneficio ad un’altra persona che magari ha delle difficoltà è una presa di coscienza molto importante e comporta un impegno e delle responsabilità ben precise”.

“Un opera che fino a quando avrò le energie porterò avanti fino alla fine – conclude – Quella del volontariato è un percorso che non regala niente di materiale e tangibile ma modifica completamente la vita di chi sceglie questa attività, un atto di generosità e sensibilità sociale che non ha prezzo. Un’esperienza che di vita che ti arricchisce che ti fa entrare in in contatto con persone di età, cultura ed estrazione sociale diversa dalla propria, e che ti aiuta ad imparare nuove cose e a ridisegnare la nostra realtà ma soprattutto il giusto valore delle cose nella propria vita”.

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