fbpx

Anzio, Ospedali Riuniti: Il Dott. Sorrentino effettua il primo prelievo d’osso per pazienti oncologici

Siamo giunti a fine anno ed è tempo di bilanci per gli Ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno, che chiudono in bellezza. È di oggi la notizia di un intervento chirurgico di protesi d’anca, effettuato dal dottor Fabio Sorrentino, primario del reparto di Ortopedia durante il quale è stata asportata un’epifisi femorale (testa), ad un paziente di 60 anni per essere donata alla banca dell’osso dell’IFO di Roma, che verrà utilizzata per i trapianti a pazienti oncologici e politraumatizzati. Un passo importante per la ricerca e la tecnologia, in grado di aumentare la sopravvivenza e la qualità di vita di molti malati. Il procedimento per questo tipo di prelievi di tessuti, è molto lungo. Dopo che il donatore, è stato ritenuto idoneo attraverso un’attenta indagine che esclude patologie, l’osso viene prelevato, scorticato, sterilizzato e confezionato per essere poi trasportato, con tutta la documentazione verso la destinazione finale, dove verrà messo in quarantena a -80 gradi. In passato le epifisi femorali, venivano gettate nei rifiuti speciali, oggi si è scoperto che possono essere riutilizzate, trasformandole in una pasta che va a ricompattare le ossa lesionate. Il coordinamento trapianti degli Ospedali Riuniti di cui fa parte il Dott. Luigi Zurlo, l’infermiera Mirella Mannozzi e l’infermiere Oscar Gresta, effettuano prelievi di osso in pazienti in vita, mentre un’equipe dell’Ospedale IFO, in quelli deceduti. Uno dei primi prelievi di osso fu effettuato 7 anni fa, presso gli Ospedali Riuniti, su un paziente deceduto di 60 anni, a cui furono prelevati gli arti inferiori. Prelievo e trapianto sono un salvavita per i pazienti, ed è importante la sensibilizzazione e la divulgazione di queste notizie perché danno una speranza di vita maggiore a tutte le persone affette da gravi malattie.

Gestione cookie