Inizia così un articolo del giornale “Il Messaggero”:
“Converrebbe ridisegnare l’atlante storico e aggiornare le mappe. Per ristabilire la verità. Che cioè lo sbarco degli Alleati ad Anzio, il 22 gennaio 1944 (domani cade l’anniversario dei 70 anni), in realtà non fu ad Anzio ma a Nettuno. O per meglio dire, il punto X dello sbarco della Terza divisione della fanteria americana fu certamente nel tratto di spiaggia (X Ray beach) tra Nettuno e Torre Astura, all’interno dell’attuale Poligono militare.”
Dopo anni di rivendicazioni, tra i due comuni, a ridosso delle celebrazioni dello Sbarco alleato, questo articolo sembra voglia confutare ogni dubbio. Scrive: “ Lo Sbarco é avvenuto a Nettuno”. Anzio avrebbe vissuto, secondo l’autore, per 75 anni, in un falso storico. Sono numerose le ricostruzioni sullo Sbarco alleato, che è avvenuto su tutta la costa, liberando le popolazioni, dal nazifascismo. Il cercare ad ogni costo di mettere il cappello, su un evento di questa portata che ha cambiato le sorti della storia, ne svaluta il valore, il reale significato, che dovrebbe essere di monito per tutte le generazioni. Non conta il luogo, ma i nomi di chi ha perso la vita, per la follia nazifascista. Lo Sbarco alleato è l’inizio della pace, rappresenta la liberazione, dalla dittatura. Roger Waters ha girato il film “ the Wall” a Tor Caldara ad Anzio, dove il 22 gennaio 1944 sbarcò suo padre, l’Ufficiale Britannico Eric Fletcher Waters, che perse la vita il 18 febbraio 1944, per lui quelli, rappresentano i luoghi della memoria.
Al di là di ogni polemica, a noi piace pensare che lo Sbarco, appartiene alla memoria storica di tutti i cittadini e riguarda tutto il territorio, che in tempo di pace, non deve avere più confini.