Lo scorso 15 gennaio avevamo protocollato come consiglieri di opposizione una richiesta di convocazione del consiglio comunale di Anzio per la discussione di temi fondamentali per la città, come il Porto e la società Capo d’Anzio, la Biogas di via della Spadellata prossima all’apertura, l’istituzione della commissione speciale per la sanità come deliberato nel consiglio comunale congiunto con Nettuno lo scorso settembre. Solo ieri, 30 gennaio, ultimo giorno utile per la convocazione del Consiglio, abbiamo ricevuto da parte della presidente del Consiglio Comunale, il rifiuto della nostra richiesta per un vizio di forma: l’assenza delle firme autografe. Questo nonostante la comunicazione sia stata inviata mediante posta elettronica certificata, con tutti i nomi dei richiedenti e la notizia sia uscita a mezzo stampa e confermata da tutti e 5 i consiglieri firmatari. Rimaniamo basiti dal comportamento della Presidente del Consiglio Comunale, la quale oltre a non averci comunicato per tempo questo diniego, antepone una formalità alla chiara volontà espressa dall’opposizione di esercitare la propria azione politica, e scarica la responsabilità su presunte inefficienze degli uffici, dando l’impressione di non essere in grado di esercitare il suo ruolo in maniera libera e indipendente, forse per ordini imposti dai “piani alti”. Come consiglieri di opposizione ripresenteremo la richiesta, ma le chiacchiere stanno a zero: di fronte a tali urgenze l’amministrazione avrebbe dovuto convocare il consiglio comunale già da tempo e invece si sottrae al confronto aggrappandosi a cavilli e scuse. Questa maggioranza, che parla di rispetto delle istituzioni, dimostra al contrario di non aver alcun rispetto per il ruolo delle opposizioni e del consiglio comunale intero, e quindi della città, volendo scavalcare il dibattito pubblico e decidere a stanze chiuse del futuro di Anzio.
Luca Brignone, Alternativa per Anzio
Rita Pollastrini, Capogruppo Movimento 5 stelle Anzio
Lina Giannino, Capogruppo PD Anzio