Nulla di fatto per il recupero dei locali del Museo Civico Archeologico di Anzio danneggiati in un incendio a giugno del 2014. Le fiamme che si erano sviluppate a piano terra avevano coinvolto i locali amministrativi e l’archivio devastando parte dell’edificio settecentesco. In seguito all’accaduto dopo 5 anni la giunta De Angelis aveva stanziato nel 2019 la somma di 360mila euro per i lavori di ristrutturazione. Si legge nella delibera: “L’intervento, finalizzato alla messa in sicurezza dell’edificio di Villa Adele anche a seguito dell’incendio che ha colpito gli uffici del Museo archeologico al piano terra riguarda lavorazioni relative alla realizzazione del primo stralcio funzionale dell’impianto antincendio che va a servire l’area museale a piano terra con i relativi uffici e la biblioteca situata al primo piano, il restauro degli uffici museali a piano terra colpiti dall’incendio e il restauro dei vialetti esterni di accesso all’edificio». Dei 360mila euro complessivi, dunque, una parte sostanziosa (149.625,23 euro) sarà dedicata agli impianti antincendio; seguiranno, poi, i fondi per il ripristino degli uffici del Museo (57.930,87 euro) e quelli per i vialetti e le pavimentazioni esterne (15.127,95 euro). Le restanti somme serviranno per le opere accessorie e per altri oneri. La spesa complessiva, avevano specificato dal Comune, sarebbe stata fronteggiata con apposito mutuo da contrarre con la Cassa Depositi e Prestiti per 310.000 euro, con i restanti 50mila euro che saranno stanziati grazie a fondi di bilancio comunale.“ Ad oggi a quanto sembra dopo quasi un anno di distanza nonostante il prestigio del polo culturale che ospita reperti di inestimabile valore i lavori sono fermi.