Mental Fitness percorsi mensili di Mental Coaching e Spiritual Coaching a cura di Michele d’Auria.
Quattro incontri al mese con diverse tematiche.
MICHELE D’AURIA: Mi chiamo Michele d’Auria e sono un Operatore Olistico professionista certificato dalla SIAF, Counselor certificato, Formatore di Life Coach e Mental Coach certificato nonché Ipnologo certificato dalla N.G.H. con specializzazione alla Regressione alle vite precedenti. Sono titolare del Centro Studi Olistico Saisei nel quale aiuto le persone a vivere meglio, a ritrovare la strada, a conoscere sé stessi per vivere una vita felice, in abbondanza e salute, una vita finalmente da vivere, guidandole in una visione diversa di sapere e conoscenza. Sono un allenatore mentale, una guida di montagna che, con esperienza, una volta studiato il sentiero migliore, lo percorre insieme a te, insegnandoti a non cadere per a portarti sulla vetta delle tue aspirazioni e dei tuoi obiettivi.
*4 OTTOBRE – VINCI LE TUE PAURE
* 11 OTTOBRE – IMPARA AD AMARTI
* 18 OTTOBRE – COMBATTI LO STRESS
*25 OTTOBRE – CREDI IN TE STRESSO
dalle ore 18. 00 alle 19.30 presso il Grand Hotel dei Cesari – Anzio (Roma)
Info e prenotazioni
Studio Malizia Arteventi e Comunicazione
+39 328.9712092
arteventi.comunicazione@gmail.com
Sito: https://micheledauriasite.my.canva.site/mentalfitness?
Sei pronto a vincere le tue paure? Ti aspettiamo il 4 Ottobre.
4 Ottobre ore 18.00
Vinci le tue paure
Vi siete mai domandati perché gli uomini, che vivono su questa terra da milioni di anni, evoluti tecnologicamente, non abbiano adoperato la loro intelligenza per liberarsi dal problema molto complesso della paura.
Abbiamo accettato a tal punto il meccanismo della paura che non vogliamo staccarcene neanche per un momento. Ma che cos’è la paura? Quali sono i fattori che contribuiscono a costituire la paura?
Il confronto, confrontarsi con qualcun altro, è una delle cause della paura? Ovviamente sì. Potete vivere tutta la vita senza confrontarvi con nessuno? Capite cosa dico? Quando paragonate voi stessi a qualcun altro, ideologicamente, psicologicamente o persino fisicamente, vi sforzate di diventare qualcosa e temete di non poterlo fare. Questo è il desiderio che vorreste soddisfare e potreste non essere in grado di farlo. Dove c’è confronto, là deve esserci paura. E così ci si domanda se è possibile vivere senza paragonarsi mai a nessuno, senza fare mai confronti, se siete belli o brutti, se piacete o no, se vi avvicinate a un certo ideale, a qualche modello di valori. C’è questo costante confronto in atto. Noi ci domandiamo se non sia questa una delle cause della paura. Certamente. E dove c’è confronto, deve esserci imitazione.
Quindi stiamo dicendo che il confronto, il conformismo e l’imitazione sono le cause che contribuiscono all’insorgere della paura. Si può vivere senza confrontarsi, imitare o conformarsi psicologicamente? Certamente.
Il significato stesso del confronto è diventare ciò che si pensa sia migliore, più elevato, più nobile.
Quindi confrontarsi è divenire, perchè dove c’è una qualunque causa, vi è una fine. Qual è il vostro interesse fondamentale, costante nella vita? Mi interessano i miei progressi, il mio lavoro, la mia famiglia, il cantuccio in cui vivo, ottenere una migliore posizione, più prestigio, più potere, maggiore dominio sugli altri e così via. Quindi ciò che interessa alla maggior parte di noi è : “me stesso”, giusto? Alcuni di noi direbbero che è sbagliato essere interessati prima di tutto a se stessi. Potete obiettare che dà più soddisfazione aiutare gli altri che pensare a se stessi. Qual è la differenza? Riguarda ancora noi stessi. Se aiutare gli altri vi dà maggiore soddisfazione, siete comunque interessati a ciò che vi darà maggiore soddisfazione. Perché vedervi qualche motivazione ideologica? Perché questo modo doppio di pensare? Perché non dire: “Ciò che voglio veramente è soddisfazione, che sia nel sesso, nell’aiutare gli altri, o nel diventare un grande santo, uno scienziato o un uomo politico”? È sempre lo stesso processo, non è vero? Soddisfazione è ciò che vogliamo in qualsiasi forma, sottile o manifesta. Quando diciamo che vogliamo la libertà, la vogliamo perché pensiamo che possa costituire una soddisfazione meravigliosa, e la soddisfazione ultima è naturalmente questa particolare idea di realizzazione di sé.
Ciò che stiamo veramente cercando è una soddisfazione nella quale non ci sia alcun motivo di scontento. La maggior parte di noi desidera la soddisfazione di avere una posizione nella società, perché abbiamo paura di non essere nessuno. La società è costruita in modo tale che un cittadino che abbia una posizione di rispetto è trattato con grande cortesia, mentre un uomo che non ha posizione viene scacciato.
Ognuno nel mondo vuole una posizione, che sia nella società, nella famiglia o alla destra di Dio, e questa posizione deve essere riconosciuta dagli altri, altrimenti non è affatto una posizione. Dobbiamo sempre stare su un piedistallo. Interiormente siamo un vortice di infelicità e cattiveria, quindi essere considerati esternamente come grandi figure è molto gratificante. Questa brama di posizione, potere e prestigio, di essere riconosciuti dalla società come personalità di rilievo in qualche campo, è un desiderio di dominare gli altri, e questo desiderio di dominio è una forma di aggressività. Il santo che cerca una posizione riguardo alla sua santità è aggressivo tanto quanto il pollo che becca nel pollaio. E qual è la causa di questa aggressività? È la paura, non vi pare? La paura è uno dei più grossi problemi della vita. Una mente che è preda della paura vive nella confusione, nel conflitto, e perciò non può non essere violenta, distorta, aggressiva. Non osa discostarsi dai propri schemi di pensiero e ciò provoca ipocrisia. Finchè non saremo liberi dall’ipocrisia, potremo scalare la più alta montagna, inventare ogni sorta di Dio, ma rimarremo nell’oscurità