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Anzio, macellazione di un suino casalinga e subaffitto di una casa popolare

Anzio, la Polizia Locale, denuncia in 10 giorni 8 persone, per vari reati.
Scoperta dagli uomini del Dirigente della Polizia Locale la macellazione abusiva di un suino a Lavinio.
Avvisati da cittadini allarmati per delle grida sentite provenire da una abitazione di Lavinio a seguito delle quali hanno chiamato la sala operativa di Vicolo dei Fabbri, i caschi bianchi immediatamente intervenuti hanno trovato un suino appena sgozzato in un giardino nelle adiacenze dell’abitazione di quattro rumeni, in assenza di qualsiasi requisito di igiene, sicurezza e salute accertando subito dalle successive ispezioni che il suino era stato ucciso senza alcun preventivo stordimento da eseguirsi al fine di non infliggere inutili sofferenze. Immediato l’intervento delle locale ASL, richiesta dai funzionari della Locale, che non solo ha accertato la morte dell’animale, ma anche la modalità cruenta con la quale la stessa è stata provocata. Era assente infatti il foro di sparo previsto per l’abbattimento autorizzato di tali animali per il tramite di proiettile captivo, fatto che avrebbe permesso il previsto rapido stordimento dell’animale, evitando cosi le inutili sofferenze riscontrate. Nel contempo le ulteriori attività investigative poste in essere hanno potuto accertare la provenienza dell’animale da un allevamento autorizzato, sulle cui modalità di vendita e trasporto sono in corso ulteriori attività, atte a verificarne la regolarità. Denunciate per tale caso le cinque persone coinvolte nella macellazione abusiva per la quale è prevista la pena dell’arresto da 6 mesi ad 1 anno o un’ammenda fino a 150.000 euro.
Ma non finisce qui l’attività della Polizia Locale in questo fine anno. Proprio ieri infatti l’intervento in una casa popolare di via Bottego ad Anzio, dove è stata scoperta una truffa ai danni del comune di Anzio da parte di una donna italiana che assegnataria di immobile comunale ha pensato bene di sfruttarlo economicamente affittandolo ad una coppia che, pur sapendo che si trattasse di una casa popolare, essendo nota a tutti la caratteristica popolare del quartiere, ha occupato l’appartamento, concorrendo cosi nella truffa e occupando cosi l’immobile senza titolo.
Anche in questo caso l’intervento degli uomini del Dirigente Ierace ha permesso la scoperta della truffa, liberando l’immobile posto così nuovamente nella disponibilità del patrimonio. Anche in questo caso tre sono state le persone denunciate dalla Polizia Locale per truffa, concorso in truffa ed occupazione abusiva. Rischiano la reclusione da uno a cinque anni e la multa fino a 1549 euro.

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