“Entro Maggio verrà approvato dal Comune di Anzio il Registro della Bigenitorialità”. Lo comunica il sindaco Luciano Bruschini a seguito dell’incontro avvenuto ieri mattina in Comune con Massimiliano Gobbi, coordinatore nazionale Adiantum – Associazione di Aderenti Nazionali per la Tutela dei Minori e il consigliere comunale Valentina Salcedo.
L’iniziativa prevede la definizione di un apposito regolamento allo scopo di favorire, mantenere e sviluppare una costante relazione del minore con entrambi i genitori separati, divorziati o con residenze diverse.
L’istituzione del Registro, pur senza alcuna rilevanza ai fini anagrafici, consente ad entrambi i genitori di legare la propria domiciliazione a quella del proprio figlio residente nel comune.
In questo modo, le istituzioni che si occupano del minore possono conoscere i riferimenti di entrambi i genitori, rendendoli partecipi delle comunicazioni che riguardano il figlio dalla scuola alla salute fino alle attività ricreative.
“La Bigenitorialità – dichiara Massimiliano Gobbi –, è un principio consolidato da tempo in altri ordinamenti europei ed è presente anche nella “Convenzione sui diritti dei fanciulli” sottoscritta a New York il 20.11.1989 e resa esecutiva in Italia con L. 176 del 1991. In Italia, la legge 54/2006, riconosce il principio della bigenitorialità attraverso l’affido condiviso, per i figli di coppie separate anche non sposate. A tutt’oggi però la Bigenitorialità rimane quasi del tutto inapplicata nel suo significato più profondo e senza sufficienti tutele per il rispetto del suo stesso principio fondamentale ovvero il legittimo diritto dei figli a mantenere un rapporto stabile con entrambi i genitori”.
“Il Registro – aggiunge il coordinatore nazionale Adiantum – è uno strumento che permette di annotare formalmente anche la residenza o il domicilio del genitore non collocatario. Nella maggior parte delle separazioni, infatti, l’affido dei figli è condiviso, ma la loro collocazione prevalente sancisce anche la loro residenza legale. Questo significa che le istituzioni dialogano unicamente con un genitore per tutto quello che riguarda i figli, salute e scuola, ad esempio. Il registro della bigenitorialità permette a entrambi di avere le medesime informazioni”.
“Nella pratica – dichiara il consigliere comunale Valentina Salcedo – , verrà istituito un registro comunale nel quale, per ciascun minore, saranno indicati gli indirizzi del padre e della madre a prescindere dalla residenza effettiva del bambino. Questo per evitare che il genitore che non vive più a casa con il figlio sia escluso dalle comunicazioni importanti che lo riguardano e allo stesso tempo far sì che i bambini possano mantenere un rapporto costante con entrambi i genitori“.
“Ad ottobre 2017– dichiara il consigliere comunale Antonio Geracitano – ho presentato in consiglio comunale una mozione per sollecitare l’amministrazione comunale a deliberare l’istituzione del Registro della Bigenitorialità. L’istituzione del Registro è un vanto per la Città di Anzio. La residenza del bambino resterà una sola, ma le comunicazioni che lo riguardano faranno riferimento ai due domicili indicati dai genitori. L’unico vincolo sarà l’assenza di limiti posti alla responsabilità genitoriale da parte dell’Autorità giudiziaria“.