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Anzio, l’interrogazione della consigliera Marracino sul Porto

OGGETTO: INTERROGAZIONE SITUAZIONE SOCIETÀ’ PARTECIPATA CAPO D’ANZIO S.P.A.

PREMESSO CHE

Il progetto Capo d’Anzio s.p.a. è la rappresentazione plastica di un malato terminale, per il quale non abbiamo altra possibilità che staccare la spina definitivamente

PRESO ATTO

Che la sottoscritta, e credo anche molta parte dei cittadini di Anzio, è favorevole alla realizzazione del Porto che può concretizzarsi con altre modalità ed anche senza la società Capo d’Anzio

PREMESSO CHE

A seguito di interrogazioni fatte durante lo scorso Consiglio Comunale Lei ha dato risposte che io ritengo non esaurienti rispetto al contesto delle problematiche della realizzazione del Porto di Anzio, così come del resto erano generiche le domande.

Mi soffermo in particolare sulle sue risposte riguardanti:

1. La sentenza circa il ricorso, promosso dal Comune di Anzio, di richiesta di custodia cautelare delle quote ex Marinedi, ricorso che Lei riferisce come perso.
2. Che non ha intenzione di proseguire attività legali civilistiche per le lungaggini delle stesse
3. Che è in corso un dialogo con il Sig. Marconi per la ricerca di soluzioni concordatarie.

E CHE

Le sue risposte sono state integrate con dovizia di particolari da un settimanale locale, in particolare in merito ad un presunto accordo con Marconi avente ad oggetto l’eliminazione di crediti per non meglio specificati servizi effettuati. (ricordare qui il nostro credito postergato fidejussione pagata).

FATTE TUTTE LE DOVUTE PREMESSE

Articolo dettagliatamente il mio dissenso su tutti i punti in premessa.

Intanto la ringrazio per avermi messo a disposizione tutto il materiale documentale dal quale si evince che per fortuna le azioni da Lei compiute fino ad ora vanno in una direzione diversa rispetto alle parole espresse in risposta all’interrogazione.

E specifico punto per punto:

1. Relativamente al punto 1) – sentenza persa:

Dalla lettura della sentenza emerge che le ragioni del Comune di Anzio (che estrapolo dalla memoria dell’avv. Cancrini), che non richiedeva “il passaggio delle azioni al Comune ma la custodia delle stesse ad un terzo onde evitare per ragioni di giustizia che il possessore potesse disfarsene anche in maniera fittizia” , non siano state riconosciute in sede di sentenza, cito testualmente il prof. Cancrini “ il Giudice ha ritenuto ai fini della decisione, la questione preliminare dell’avvenuto trasferimento del 38% del capitale sociale alla Marinedi Partecipazione srl (di cui abbiamo appreso solo successivamente al deposito del ricorso cautelare) alla luce del principio per cui il sequestro può essere richiesto solo contro chi abbia la piena disponibilità del bene. Pertanto non c’è stato alcun esame nei motivi di merito da noi edotti”. . Sempre il Prof. Cancrini “di valutare la possibilità di un nuovo ricorso nei confronti della concessionaria.” E questo è PALESEMENTE DIVERSO dal dire che la causa l’abbiamo PERSA. Avete pensato di intraprendere una causa di sequestro giudiziario presso la società Marinedi Partecipazioni srl, che oggi detiene, in virtù di una passaggio di quote illegittimo il 38%?

2. Relativamente al punto 2) LA NON INTENZIONE DI PROSEGUIRE ATTIVITA’ LEGALI CIVILISTICHE

Non si intravvedono le attività legali civilistiche da intraprendere, atteso che c’è già una sentenza definita, ancorchè non esecutiva, che sancisce che gli accordi pre-contrattuali sottoscritti con Italia Navigando sono nulli (parliamo dei patti para – sociali e variazioni norme statutarie) e quindi non traslabili nei confronti del gruppo Marinedi, ivi compresa la cessione delle quote da parte di Italia Navigando a Marconi. Pertanto il Comune di Anzio in forza della titolarità del 61% (maggioranza) delle quote della società Capo d’Anzio spa, è titolato alla gestione ordinaria e straordinaria della società Capo d’Anzio Spa.

A tal proposito non si comprende perché non si sia ancora proceduto a ricomporre il Consiglio di Amministrazione, tenendo conto della sentenza.

3. Relativamente al punto 3) – dialogo con il sig. Marconi

Da quanto da Lei stessa affermato, è in corso un dialogo tra soci ovvero con un soggetto che, per sentenza, la sua presenza nel capitale sociale è da ritenersi nulla, in quanto illegale il contratto di cessione tra Italia Navigando e Marinedi. Ritengo, quindi, che ogni dialogo con il Sig. Marconi, intanto è in contrasto con la sentenza e con le argomentazioni addotte dal Prof. Cancrini nelle memorie presentate in giudizio e riconosciute in sentenza, per cui eventuali accordi sarebbero di per sé nulli oltre che illegittimi, con gravi responsabilità di chi continua ad avere dialoghi con la contro parte. E qui mi riferisco anche, alla riunione convocata, dall’Assessore Regionale Mauro Alessandri e dal Dirigente Dottor Fiorelli in data 24 u.s. a cui era presente il solo socio Marconi. Il Comune non era presente perché la mail pec di convocazione non era stata consegnata ad destinatario. Parlando di pec era noto quindi al mittente che il destinatario, Comune di Anzio unico titolato a seguito di sentenza ad interloquire, non avesse ricevuto l’invito e quindi non avrebbe potuto partecipare all’incontro. Da indiscrezioni sembra che la riunione si sia svolta comunque in spregio alla sentenza? E vista che Lei, come sua stessa ammissione durante il precedente Consiglio Comunale, in anteprima sapeva di questo incontro ne conosceva anche l’ordine del giorno?

I comportamenti che il socio ha reiterato senza soluzione di continuità sono sfociati, in ultimo, nell’occultamento di un trasferimento di azioni ad altra società ed illecitamente iscritte nel libro dei soci dall’A.D. Avv.to Bufalari (esecutivo di nomina Marconi) pochi giorni prima della sentenza promossa dal Comune di Anzio. In merito a tale atto cito testualmente le parole del Prof. Cancrini “controparte ha eccepito l’avvenuto trasferimento delle partecipazioni alla società di nuova costituzione Marinedi Partecipazioni srl, all’evidente fine di disattendere il giudicato” Cancrini sempre eccepisce la singolarità del fatto che tutto fosse avvenuto pochi giorni prima della pubblicazione della sentenza.

Tra le attività illegittime, poste in essere dall’Amministratore Delegato, troviamo anche la contestazione mossa a suo tempo dell’ex Presidente Gen.le Marchetti in merito al conferimento di incarichi professionali, all’ing. Marconi in pieno conflitto di interesse ed incompatibilità.

A questo punto però, in contrasto con quanto invece affermato in Consiglio Comunale, debbo riconoscere di aver letto con soddisfazione le lettere di contestazione da Lei inviate all’A.D. avv.to Bufalari ed al Collegio dei Sindaci sui comportamenti avuti dallo stesso in danno del Comune di Anzio, sfociati in ultimo con l’occultamento di un passaggio di azioni di per sé illegittime ed abusive (le leggo alcuni passi salienti delle sue lettere).

Inoltre stando a quanto da Lei comunicato alla sottoscritta per le vie brevi, l’A.D. Bufalari, impegnato nelle predette attività dimentica di redigere e sottoporre a tutti gli Organi Collegiali il bilancio 2018, termine ampiamente scaduto. Bilancio che ricordo presenta tutte le problematiche che ho ampiamente sottolineato in occasione del bilancio consolidato 2017.

A proposito di bilancio 2018, intende intraprendere un’azione di responsabilità nei confronti dell’A. D. inadempiente?

Io penso che una S.p.a. quale la Capo d’Anzio, di cui il Comune di Anzio è unico socio sempre in virtù di una sentenza difficilmente controvertibile, debba essere necessariamente amministrata e se dopo aver ricostituito il Consiglio di Amministrazione come da sentenza intende far redigere, dal nuovo A.D. il bilancio 2018?

Oltre tutti gli interrogativi fino ad ora espressi la mia domanda finale è questa:

Lei crede che quanto affermato dal nostro consulente legale e da Lei stesso nelle citate lettere di contestazioni, le attività illegali ed abusive poste in essere dalla Marinedi srl e dall’Avvocato Bufalari siano riconducibili a casi di anomalie previste dal codice penale come, d’altronde sostiene anche il consulente legale a cui io mi sono rivolta per un parere?

Se è così non ritiene che Lei nelle vesti di pubblico ufficiale, come d’altronde tutti noi Consiglieri Comunali, nonché di Sindaco di questa città e socio di maggioranza della Spa partecipata dal Comune, nella difesa dell’interesse della Città non abbia l’obbligo di presentare esposto querela per informare le autorità giudiziarie dell’accaduto?

Ove Lei ritenga di sottoporre alla discussione ed alla decisione di questa Assemblea per intraprendere tale strada giudiziale ha già la mia adesione.

E’ ovvio che anch’io ho l’obbligo, in quanto pubblico ufficiale, una volta a conoscenza di tali irregolarità, di presentare un esposto alla Procura della Repubblica, e mi riservo di farlo.

A tale interrogazione più che risposte mi aspetto fatti.

Firmato

Anna A. Marracino

Capogruppo P.D.

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