Impegnati a giocare alla crisi, a risolvere i problemi di maggioranza allargata e non quelli della città, il sindaco Luciano Bruschini e il centro-destra hanno annunciato in pompa magna l’approvazione del progetto esecutivo del porto.
Nella delibera del 2 marzo, pubblicata all’albo pretorio il 7, non c’è traccia del progetto né delle varie relazioni.
Per questo motivo ho presentato formale richiesta di accesso civico, affinché gli atti siano resi noti ai cittadini come previsto dalla legge. Non è possibile cavarsela, genericamente, dicendo che “se pur non materialmente allegati, formano parte integrante del presente atto” come fa il Comune, né evitare la pubblicazione come fa la Capo d’Anzio che al 61% è ancora pubblica e deve attenersi alle disposizioni di legge.
Auspico che la risposta sia celere, intanto copia della richiesta di accesso è stata spedita anche all’Anac. Quando parlo di legalità delle cose quotidiane, mi riferisco a queste situazioni. Comprendo che gli allegati siano numerosi e “pesanti”, ma un “link” si può fare o non nel Comune 3.0?
Intanto è ormai noto che la società è pronta ad accollarsi un finanziamento di 10 milioni di euro con Igea banca del quale, purtroppo, il “verbo” che annuncia approvazioni e pubblicazioni non dice nulla ai cittadini.
Spero che finita la pantomima dell’ennesima crisi e nominati i nuovi assessori il sindaco renda noto a chi detiene il 61% della Capo d’Anzio il progetto, l’ipotesi di finanziamento e il contenuto del bando, a meno che non sia l’ennesima sorpresa elettorale dopo quelle proposte nel 2003, 2008 e 2013. Protagonisti? Sempre gli stessi…
Giovanni Del Giaccio
#unaltracittà