Ecco, come d’improvviso, ma certamente frutto di una seria riflessione sulle possibili conseguenze di una superficiale valutazione circa la pericolosità dell’amianto in tutte le sue declinazioni ed aumentata in caso di degrado, rimozione incauta o abbandono, che il Comune di Anzio lancia la sua crociata senza se e senza ma, allertando sia potenziali responsabili che possibile vittime, rispetto alla esponenziale presenza dell’asbesto, fibra killer in agguato sul territorio “neroniano”, tanto quanto nel resto del Bel Paese. Questo è sicuramente un segnale significativo e dirimente rispetto a silenzi, ritardi o peggio elusioni da parte di molte amministrazioni pubbliche oltre che private, centrali, piuttosto che periferiche. Eppure la Legge che impone divieti e smaltimenti in sicurezza è ormai più che adulta, contando ben ventisette anni. Evidentemente, lo scetticismo di fondo, la carenza di educazione alla salute, la cultura del pressapochismo, l’abitudine di cacciare la polvere – magari di asbesto – sotto il tappeto, ha portato e porta ancora a quei ritardi che poi sono risultati e risultano fatali a tempo debito, posto che gli effetti cancerogeni si registrano anche dopo decenni dall’inalazione e dal contatto. Il radicale provvedimento amministrativo anziate giunge mentre sta partendo la messa a fuoco sulle infrastrutture sportive e scolastiche, con un appuntamento strategico a breve termine. Si comincia ad attivare una articolazione d’interventi di contrasto, mirata per tipologie d’utilizzo, relativamente a manufatti e materiali che implicano promiscuità ed esposizione al rischio di quella parte della popolazione, che paradossalmente è più sensibile ai temi della prevenzione salute attraverso uno stile di vita corretto. Su questo terreno, ONA (Osservatorio Nazionale Amianto) e Comitato Nazionale fair Play stanno attivando una vera e propria progressione geometrica, una corsa contro il tempo, una sfida contro la barbarie dell’indifferenza.
La dichiarazione del Presidente dell’ONA ( Osservatorio Nazionale Amianto) Avvocato Ezio Bonanni:
” Bene l’ordinanza del Sindaco di Anzio a tutela della salute dal rischio amianto.L’Osservatorio Nazionale Amianto plaude all’iniziativa del Sindaco di Anzio, Senatore Candido Del Angelis, il quale ha emesso ordinanza a tutela della salute pubblica (Prot. n. 25343 – 8/05/2019), per il rischio amianto.
Il territorio di Anzio è disseminato di siti, molti dei quali dismessi, con materiali di amianto, in particolare tetti, molti dei quali frantumati, con ampio rilascio di polvere e fibre di amianto, che si aerodisperdono nell’ambiente, e sono inalate da ignari cittadini con il rischio di insorgenza di mesotelioma, cancro del polmone, asbestosi e altre patologie asbesto correlate.
L’ONA ha più volte denunciato questa situazione di rischio, al quale ha posto riparo ora il Sindaco di Anzio, con questa ordinanza che costituisce la pietra miliare delle future attività di ONA nel territorio, ovvero di tutela della salute e dell’ambiente.
L’ONA esprime apprezzamento e ringrazia il Sindaco di Anzio per l’iniziativa assunta a tutela della salute pubblica e dell’ambiente rispetto al rischio amianto e auspica che anche gli altri sindaci a partire da quello di Latina, possano assumere iniziative similari, che favoriscono la prevenzione primaria rispetto alle patologie amianto correlate.
L’ONA tende la mano al Sindaco di Anzio per costituire lo Sportello Amianto ONA, anche in relazione a quelli che saranno i lavori della Commissione Amianto costituita dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa ( della quale ne sono Commissario) mi farò promotore di un incontro con il Sindaco Candido De Angelis” .