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Antonio Dal Cin confida nel riconoscimento di vittima del dovere

Dogana di Prosecco
Dogana di Prosecco

Il Secondo rapporto informativo della Compagnia di Prosecco

Il caso di Antonio Dal Cin. Ex finanziere, malato di asbestosi a causa dell’esposizione ad amianto è da sempre seguito dall’Avv. Ezio Bonanni, presidente ONA.

Coordinatore Nazionale ONA è un eroe civile. Antonio continua ad onorare il suo giuramento, chiedendo che altri militari e anche tutto il personale civile dello Stato non sia esposto a cancerogeni.

Sembrerebbe stia per avviarsi a conclusione l’iter in corso teso al riconoscimento di “Vittima del Dovere” di Antonio Dal Cin. L’ex militare della Guardia di Finanza, è affetto da “asbestosi pleurica”, patologia amianto correlata, già riconosciutagli dipendente da “Causa di Servizio”.

L’istanza è stata presentata nel luglio 2013, in quanto l’art. 20 della Legge 4 novembre 2010, n. 183 ha attribuito alle vittime da amianto, che hanno patologie asbesto-correlate, la qualità giuridica di vittima del dovere, tanto da conferire loro il diritto al risarcimento previsto ex art. 1, commi 563 e 564 Legge 266/2005, come equiparati alle vittime del dovere (DPR 243/2006).

Consulta il secondo rapporto informativo

Il Comitato di Verifica per le Cause di Servizio sta infatti ricevendo tutta la documentazione espressamente richiesta, così da poter fissare la data di adunanza e pronunciarsi con il previsto “parere”, cui farà seguito il Decreto che sarà emanato dal Ministero dell’Interno.

Intanto, la Compagnia della Guardia di Finanza di Prosecco (TS) in data 06/12/2017, prot. 0224280/2017, in risposta alla richiesta pervenuta dalla Prefettura di Latina – Ufficio Territoriale del Governo con foglio n.28095/2017 del 20/11/2017, trasmette un secondo “Rapporto Informativo” che l’ex finanziere ha acquisito con regolare accesso agli atti e come espressamente richiesto viene reso pubblico.

Antonio Dal Cin intende anche acquisire il “Rapporto Informativo” redatto dalla Guardia di Finanza di Ferrara (FE), in merito all’attività di servizio prestata nel 1992, presso lo zuccherificio “Eridania” di Bondeno (FE), già all’attenzione delle cronache nazionali per la presenza di amianto all’interno del sito e per alcuni decessi per mesotelioma nei lavoratori, come peraltro evidenziato nello studio intrapreso dal Centro di Ricerca sul Cancro, Fondazione Europea di Oncologia e Scienze Ambientali “B. Ramazzini” di Bologna (BO), sugli zuccherifici e le morti, tra cui figura anche una ragazza di 37 anni esposta sin dalla nascita attraverso la tuta indossata dal padre.

 

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