Striscioni, urla e slogan. Un inseguimento da via dei Condotti a piazza di Spagna. Tra il pomeriggio e la serata di ieri, al centro storico, gli animalisti sono scesi in piazza per protestare contro le botticelle, le carrozze romane trainate dai cavalli. Le tensioni nella tarda serata sono stata placate dagli agenti della polizia locale. Prima tappa in piazza di Spagna, intorno alle 18:30. Un gruppo di manifestanti – come attestano i video pubblicati sui social network – si è presentato davanti alla Fontana della Barcaccia e ha srotolato diversi cartelloni: su di uno era mostrata la foto di un cavallo riverso sui sampietrini. “Siamo tutti animali” e “Vergogna”: le frasi esposte su sfondo bianco, con scritte in rosso e nero. Per una ventina di minuti la protesta è andata avanti, tra i discorsi degli animalisti alla folla di turisti, incuriositi. “Quest’anno sono morti già tre cavalli per il caldo, vi chiediamo pietà e giustizia per queste creature, ci sono le carrozze elettriche”, ha detto un manifestante. “Non siamo più nel medioevo, ci sono le carrozze elettriche. Vogliamo portare un messaggio di rispetto per i cavalli che dovrebbero essere liberi”, ha aggiunto un altro. In piazza, però, dei vetturini non c’era traccia: su richiesta degli agenti della polizia locale si erano allontanati, poco prima, per evitare tensioni e si erano spostati al Pantheon.
“Sono andati via perché non reggono il confronto con noi, il nostro è un messaggio di non violenza”, ha detto un animalista. Tuttavia il gruppo di manifestanti, nel giro di un’ora si è spostato in piazza del Pantheon, in cerca delle botticelle. Stesso copione: i vetturini, invitati dagli agenti di zona, hanno preferito andare a stazionare a piazza Venezia. La dimostrazione degli animalisti è andata avanti, con le stesse modalità di piazza di Spagna. Striscioni e urla, applausi e turisti che scattavano fotografie. Il peggio a quel punto, ieri pomeriggio, sembrava evitato. Un fuori programma, però, si è verificato verso le 22:30 in via dei Condotti. Gli animalisti, mentre percorrevano via dei Condotti, hanno iniziato a inseguire un vetturino che stava rientrando verso piazza di Spagna. Con parolacce e insulti, i manifestanti hanno tallonato la botticella, guidata da un operatore sui sessant’anni: “Vergognati, sfruttatore, infame, cogl…, uomo di m…, schiavista, trovati un lavoro onesto, hai rotto il c…, sfruttatore”. A quel punto, però, la polizia locale è intervenuta e ha fatto rientrare la tensione. Tuttavia, la preoccupazione tra i vetturini è aumentata in queste ore.
“Non possiamo più lavorare, siamo perseguitati: ieri sono venuti a cercarci negli orari in cui era consentita la circolazione. Dicono che sono morti tre cavalli, ci spiegassero quali sono, visto che sono tutti vivi e vegeti”, spiega Angelo Sed, presidente della Nuova associazione vetturini romani (Naver). “Questa è interruzione di servizio pubblico, loro non erano autorizzati, noi lo eravamo, ma siamo stati noi a dovercene andare”, lamenta. E ora la categoria è intenzionata a presentare denunce, qualora i fatti di verificassero di nuovo ma soprattutto: “Vogliamo un incontro con il sindaco e gli assessori competenti. Le botticelle sono trasporto pubblico non di linea, rispettiamo tutte le regole ma abbiamo diritto a lavorare”, conclude Sed.
Seguiteci sulla nostra pagina Facebook