“L’essere stati insigniti della più alta Onorificenza della Repubblica, non può essere considerato un mero traguardo, sebbene molto prestigioso, bensì l’inizio di un percorso che deve vederci sempre più impegnati quali testimoni e custodi dei valori e delle virtù civiche ereditate dai nostri padri e costituire esempio per le future generazioni, affinché possano essere riscoperti quei valori primari come la fedeltà alle Istituzioni, il rispetto per le leggi, l’amore per la Patria, l’altruismo e il senso del dovere, da soli capaci di garantire un sano profilo nazionale”.
Lo ha detto il Cav. Tommaso Bove, presidente dell’Associazione Nazionale Cavalieri al Merito della Repubblica, rivolgendosi ai partecipanti al convegno sul tema “La storia maestra di vita. L’esempio dei Giusti tra le Nazioni”, organizzato dall’Associazione Nazionale Cavalieri al Merito della Repubblica (ANCRI) – che ha sede a Nettuno (Roma) – presso Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati, per ricordare la Shoah e l’esempio di tre Giusti tra le Nazioni e dei deportati nei campi nazisti.
L’evento, moderato dal Prefetto Francesco Tagliente, Delegato Nazionale per i Rapporti Istituzionali dell’ANCRI, è stato l’occasione per una rievocazione a più voci, ricca di testimonianze e di riflessioni fatte da Piero Terracina, dal figlio di Giorgio Perlasca, dal nipote di Angelo De Fiore, e dalla figlia dell’attendente di Giovanni Palatucci alla presenza delle Autorità, tra le quali il Vice Presidente della Camera dei Deputati on.le Roberto Giachetti e dei delegati territoriali dell’ANCRI provenienti da 13 regioni in rappresentanza della 65 sezioni territoriali, 20 delegazioni regionali e 11 delegazioni estere presenti in altrettanti Paesi: Albania, Argentina, Francia; Germania, Libano, Malta, Olanda, Portogallo, Spagna, Svizzera e Stati Uniti.
Particolarmente toccante è stata la testimonianza di Piero Terracina sopravvissuto al più grande campo di concentramento messo in piedi dalla macchina di sterminio nazista, Auschwitz.
Sono intervenuti anche il Presidente dell’UCEI Noemi Di Segni, il Prefetto Filippo Dispenza e il Questore di Roma Guido Marino.