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Roma, 20 giugno 2017 – Amianto, diossine, benzene, polveri sottili, IPA, viviamo in un mondo inquinato e Roma, penalizzata anche dai roghi degli ultimi giorni, lo è ancora di più. L’ex campo nomadi di Tor De Cenci, zona Spinaceto (Via Pontina 601) ha preso fuoco. L’Osservatorio Nazionale Amianto non esclude la presenza di rifiuti di amianto in quello che ormai è un deposito di cassonetti in disuso. L’amianto, comunque, non è l’unico cancerogeno per il quale c’è rischio, anzi, a maggior ragione, la vera emergenza è quella delle diossine e degli IPA, che sono il risultato della combustione e che sono dannosi per la salute umana.
Le diossine hanno un effetto cancerogeno ritenuto causa di linfomi e tumori ai tessuti molli data la tendenza ad accumularsi nelle cellule adipose e determinano alterazioni epatiche, neurologiche e polmonari.
Molto diffusi sono anche i rischi cutanei.
Determinano interferenze con il funzionamento cellulare provocando l’alterazione delle ghiandole endocrine, soprattutto tiroide, timo e ipofisi, con un’azione pre-cancerogena, con squilibrio ormonale, rischio di malformazioni genetiche fetali. Possono causare disturbi della crescita e dello sviluppo psicomotorio e determinare sterilità e scarso sviluppo dell’apparato riproduttivo.
A ragione di ciò, l’Osservatorio Nazionale Amianto ha deciso di costituire nuovamente un’unità di crisi per assistere i cittadini interessati e fornire loro risposte.
A fronte del supporto fornito per la vicenda Pomezia, sono già molti i cittadini che si sono rivolti all’ONA, alla ricerca di chiarezza. Sono già a lavoro il Sig. Antonio Dal Cin (Coordinatore Nazionale ONA Onlus – raggiungibile al n. 0773/511463) e la Sig.ra Antonella Franchi (Coordinatore Nazionale ONA Onlus – raggiungibile al n. 328 /4648451) i quali stanno dando le indicazioni ai cittadini
Vademecum dell’ONA:
- evitare di esporsi in zone che sono nel raggio di 1 km dal rogo;
- tenere le finestre chiuse almeno per le prossime 24 ore;
- usare le maschere protettive nelle zone limitrofe al rogo, almeno per i prossimi 7 giorni;
- lavare bene frutta e verdura coltivate nel raggio di 5 km dal rogo.
Questi sono suggerimenti legati al buon senso che l’Osservatorio Nazionale Amianto intende diffondere basandosi sul principio della precauzione, ma è necessario attendere futuri sviluppi prima di poter trarre conclusioni.
“Ci siamo immediatamente attivati per assistere i cittadini e lo continueremo a fare, anche se spero che per il futuro ci possa essere una tempestiva informazione di carattere istituzionale e la capacità di prevenire il rischio di disastri”, dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente ONA Onlus.
In allegato il video dell’incendio in esclusiva fornito da L’Eco del Litorale.