La vittima, 72 anni di Pomezia che lavorava alle Ferrovie dello Stato, si è rivolta all’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Ona
Diciassette anni a contatto con polveri sottili e fibre di amianto. Dal 1974 al 1991 alle dipendenze di Ferrovie dello Stato spa, come manutentore. Sono questi gli anni trascorsi ogni giorno, inalando le spore rilasciate dalla fibra killer, prima di scoprire di essere affetto da mesotelioma pleurico. Un cancro al polmone provocato dall’esposizione professionale a polveri e fibre di amianto.
La vittima, Umberto Franco 72 anni di Pomezia si è rivolto all’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Associazione Nazionale Amianto, affinché tuteli i propri interessi. Il noto legale, specializzato in materia, ha presentato denuncia penale nei confronti della società di Ferrovie dello Stato per avere violato le norme sulla tutela della salute dei lavoratori. Un esposto minuzioso, dettagliato, come detto, a tutela di Umberto Franco, manutentore elettrico, oggi costretto a lottare con una patologia letale.
Una storia agghiacciante quella del 72enne, romano di nascita. L’operaio ha lavorato all’interno del deposito locomotive di Roma e in quello di Mav in zona San Lorenzo, sempre nella capitale.
Il calvario per l’uomo è cominciato a giugno di due anni fa, quando a seguito di gravi difficoltà respiratorie, malessere generale, astenia e ‘fame d’aria’ con ricorrente tosse stizzosa, ha deciso di recarsi dal medico. E’ stata sufficiente qualche settimana di accertamenti diagnostici per permettere agli specialisti di pronunciarsi: mesotelioma plurimo.
“Il giorno della diagnosi – racconta Umberto Franco – non ho realizzato subito di essere affetto da una gravissima patologia. Quando i medici mi hanno detto di avere il mesotelioma non avevo capito che si trattasse di cancro polmonare provocato dalle polveri di amianto. Nel momento in cui ho capito di avere la ‘bestia’ dentro di me, la mia vita è cambiata totalmente. Senza futuro non si vive. E quando hai il cancro non hai un futuro. Domani potrebbe non arrivare mai. Purtroppo. Da aprile – aggiunge l’ex dipendente delle Ferrovie dello Stato – mi sottopongo a periodici cicli di chemio. Fino ad oggi ne ho fatti due: uno da 4 ed uno da tre. La settimana successiva ai farmaci chemioterapici sto male. Nausea, vomito, malessere generale, non mi danno tregua. Poi gli effetti collaterali vanno scemando e quando comincio a sentirmi meglio, arriva il giorno di una nuova chemio. Un calvario. Un calvario che avrei potuto evitare se non fossi stato per 17 anni, tutti i giorni a contatto con le polveri dell’amianto. Le spore sprigionate le ho inalate tutti giorni. Ho inalato veleno per 17 anni e questo è stato il risultato”.
“Il mesotelioma della pleura è una neoplasia mortale. Se il danno biologico è inferiore al 16%, ma quantomeno pari al 6%, – spiega l’avvocato Ezio Bonanni – il lavoratore esposto all’asbesto ha diritto ad ottenere il riconoscimento dell’indennizzo del danno biologico (indennizzo Inail in un’unica soluzione).
In ogni caso, il lavoratore ha diritto al rilascio della certificazione sulla base dell’art. 13 co. 7 L. 257/92, quindi con accredito maggiorazioni contributive amianto e prepensionamento. Per i lavoratori già in pensione – conclude l’esperto legale – vi è il diritto all’aumento della prestazione pensionistica Inps».
L’Osservatorio Nazionale Amianto ha istituito un servizio di
SERVIZI GRATUITI ASSISTENZA ONA
L’osservatorio nazionale amianto offre servizi legali e medici gratuiti per le vittime amianto e per coloro che hanno contratto anche la pachipleurite. Per maggiori informazioni contattare il numero verde 800034294, oppure consultare: www.osservatorioamianto.com, www.eziobonanni.com, www.onanotiziarioamianto.it