L’Assemblea Capitolina ha approvato la delibera con cui vengono chiusi i bilanci 2017, 2018 e 2019 di Ama S.p.A. Contestualmente è stato dato via libera al Piano di risanamento e al nuovo Piano industriale pluriennale, che contiene le azioni previste per il rilancio della società partecipata e il miglioramento dei servizi al cittadino: dotazione di nuovi impianti per la gestione dei rifiuti, un ampliamento del parco mezzi e l’assunzione di nuovo personale.
Il Piano di risanamento prevede il rifinanziamento della società da parte di Roma Capitale per 256,4 milioni di euro, che vanno anche a ripianare le perdite accumulate nei bilanci.
“Diamo un futuro ad Ama, che rimane saldamente in mano pubblica, chiudendo i conti con decenni di cattive gestioni, tracciamo una linea e rilanciamo il suo sviluppo industriale: investimenti, acquisto di nuovi mezzi e impianti, 300 nuovi operatori in strada entro l’anno. Per fare tutto questo è stata necessaria un’‘operazione verità’: finalmente abbiamo fatto pulizia nei bilanci e abbiamo risolto una serie di irregolarità che si sono accavallate nel corso degli ultimi 15 anni – e che abbiamo sottoposto anche alla valutazione della magistratura – scoprendo un buco di oltre 250 milioni di euro”, dichiara la sindaca Virginia Raggi.
“Il piano pluriennale industriale fissa traguardi concreti cuciti sulla città di Roma, nel rispetto delle più recenti normative europee, degli indirizzi adottati dall’Amministrazione e degli equilibri economico finanziari contenuti nel piano di risanamento”, aggiunge l’assessora ai Rifiuti e al Risanamento Ambientale Katia Ziantoni. “In questo senso si inserisce l’obiettivo della raccolta differenziata al 61% entro il 2024. Non basta, infatti, aumentare i punti percentuali di raccolta differenziata, ma occorre incrementare la capacità di recupero delle materie prime seconde attraverso la realizzazione degli impianti a servizio della raccolta differenziata. Parliamo di obiettivi a breve-medio termine che consentono all’azienda di investire sulla raccolta differenziata, potendo ottenere profitti che oggiriconosciamo a terzi sostenendo solo i costi. In questa direzione si inseriscono i nuovi centri di raccolta che saranno implementati in misura consistente mirando a raggiungere il rapporto di un centro ogni 70.000 abitanti, i due impianti di compostaggio di Casal Selce e Cesano, per il trattamento aerobico della frazione organica dei rifiuti, la realizzazione di due impianti di selezione del multimateriale leggero (plastica, metalli e carta). Un’operazione concreta e sostenibile che punta, prioritariamente, alla valorizzazione delle frazioni da raccolta differenziata dove è più ampia la forbice tra profitti e costi che si caricano sulla TARI dei cittadini. Sfruttiamo il patrimonio di AMA riqualificando aree della città come Rocca Cencia, dove grazie al superamento del TMB, sarà possibile investire sulla linea di selezione del multimateriale a servizio dell’area est di Roma. Strategici gli investimenti sulla flotta pesante e leggera, sui cassonetti e sul personale con 300 nuove assunzioni che interessano operatori ecologici, meccanici, operatori cimiteriali e operatori impianto. Importanti, infine le novità in tema di compostaggio, con la possibilità da parte del cittadino di acquistare direttamente la compostiera e ottenere la scontistica TARI; gli incentivi agli operatori sulla base del numero di ore lavorate e sugli obiettivi raggiunti in tema di raccolta differenziata; il tema della prevenzione con particolare riguardo al recupero delle derrate alimentari dalle utenze non domestiche. Tagliamo, infine gli sprechi legati agli affitti passivi, all’esternalizzazione dei servizi come accaduto per le UND, salvaguardo la gestione pubblica dell’azienda attraverso il rispetto degli obiettivi strategici fissati da Roma Capitale, a garanzia di un servizio migliore per i cittadini e di migliori condizioni per tutti i lavoratori”.