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Albano, seviziata e torturata con oggetti incandescenti: arrestate due donne e un uomo

La giovane, 28 anni, era stata ricoverata in codice rosso presso l’Ospedale di Albano

Torturata e costretta a prostituirsi dai vicini di casa. E’ successo ad Albano laziale dove alle prime ore di questa mattina, il personale della Squadra Mobile e della Polizia ha dato esecuzione a tre provvedimenti di custodia cautelare in carcere emessi dal Gip del Tribunale di Velletri su richiesta dei magistrati della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri a carico di A.M di anni 57, P.R.R. di anni 32, rispettivamente madre e figlia e F.A. di anni 26, fidanzato di quest’ultima.

Gli investigatori, dopo una intensa indagine, hanno individuato i responsabili dell’ aggressione, ritrovata dai soccorritori la mattina del 3 luglio 2018, nella propria abitazione in via Virgilio, in condizioni drammatiche.

La donna era stata trasportata e ricoverata, in codice rosso, all’Ospedale di Albano, dove le erano state riscontrate ferite e fratture in diverse parti del corpo che, come gli inquirenti avevano appurato, erano state inferte in modo spietato e disumano, in un crescendo di malvagità anche con l’utilizzo di corpi contundenti e incandescenti.

I tre arrestati dovranno rispondere, in concorso tra loro, dei reati di “induzione e sfruttamento dell’attività di prostituzione, di lesioni gravi, violenza privata e minaccia”, con l’aggravante di aver “adoperato sevizie e agito con crudeltà“.

 

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