AGGIORNAMENTO INCENDIO DI POMEZIA – I vigili del fuoco continuano a lavorare per spegnere tutti i focolai ancora attivi, ma fanno sapere che sono sotto controllo.
Ma l’attenzione della popolazione è tutta sulla nube tossica che si è sprigionata dal rogo che ha divorato tonnellate di rifiuti plastici e, si teme, delle coperture di amianto presenti sui capannoni dell’impianto.
La società Arpa informa i cittadini, attraverso un bollettino, che “Al momento dalle centraline Arpa non si rilevano dati di sostanze inquinanti rilevanti né superamenti dei limiti imposti per la qualità dell’aria dalla normativa vigente”.
Tuttavia sono arrivate segnalazioni di odori fastidiosi in alcune zone di Roma sud. L’Arpa non ha diramato nessun invito a chiudere le finestre ma questa misura può essere utile come rimedio contro gli odori”, ha scritto il Campidoglio in una nota.
Il vento ha contribuito allo “spostamento” della nube verso Ostia e Roma. Arrivano infatti segnalazioni di aria irrespirabile e odore di plastica bruciata da tutto il litorale romano da Ostia ad Acilia a Malafede fino alla zona di Roma Sud. Sui social network e soprattutto nei gruppi Facebook legati ai territori del litorale e dei Castelli è un tam tam di segnalazioni e richieste di informazioni ma soprattutto la paura per i veleni che potrebbero essere già presenti nell’aria, amianto in primis. “Ad Acilia il vento è cambiato e la puzza è forte, peggio di ieri”, scrivono gli utenti: “Ci devono dire cosa stiamo respirando, non possono tenerci all’oscuro”. L’amministratore di Eco X, attraverso l’agenzia Ansa, smentisce la presenza dell’amianto. “Escludo che nel nostro stabilimento ci fossero rifiuti pericolosi, ha spiegato all’Ansa, aggiungendo che nel cassone all’interno del cancello, non coinvolto dalle fiamme, “ci sono cassette della frutta, sedie e niente di pericoloso. Noi ritiriamo i rifiuti dai centri commerciali ed è assolutamente falso che ci sia amianto sul tetto visto che è di cemento”.