L’indagine su Affittopoli a Roma si allarga e arriva fino ad Anzio e Nettuno. Dalle case con vista nel centro storico di Roma ai quelle con affaccio sui colli di Albano e Marino o, appunto, nei confini di casa nostra, sul litorale di Anzio e Nettuno. Senza considerare gli appartamenti nell’entroterra di Capena, Cerveteri, Pomezia, Ciampino, Fonte Nuova e Guidonia per arrivare al Flaminio, San Lorenzo, Tor Bella Monaca, Tufello. Tutte case del Comune affittate a prezzi stracciati. L’elenco è lunghissimo, il sommerso però forse lo è ancora di più. Immensa la mole di lavoro per i tecnici di Tronca che con due task force tenteranno di stanare il patrimonio non censito. «Questa volta dobbiamo andare fino in fondo», è la sfida del commissario che ha preso questa partita davvero seriamente. «Perché lo dobbiamo ai romani e ai dipendenti dell’amministrazione: dobbiamo far vedere che certe cose si possono fare se si vogliono fare. Sono stupito — continua il prefetto — del fatto non ci fosse neanche un censimento completo degli immobili. Ora gli accertamenti saranno velocissimi». Terminato il maxi-censimento, la Corte dei conti si troverà a dover calcolare il danno patito dalle casse del Comune per la mala gestio del suo sterminato tesoro immobiliare. Nel conteggio finale non dovrebbero rientrare tutte quelle locazioni che riguardano anziani in stato di indigenza. Tutte le verifiche del caso sono state affidate alla Guardia di Finanza.