Adesso i dati sono definitivi. Due giorni dopo lo scrutinio delle schede elettorali, prende forma il nuovo Consiglio regionale del Lazio. Ma il vero problema è nella maggioranza che non c’è, perché il neo governatore Nicola Zingaretti (per la seconda volta, mai capitato finora, riconfermato alla presidenza dell’ente), pur avendo vinto, non può garantire una stabilità operativa.
Alla coalizione di centrosinistra sono stati assegnati 24 seggi, più quello che spetta al presidente; allo schieramento di opposizione (M5S, centrodestra e Lista Pirozzi), invece, 26. Risultato: molto difficile governare. O meglio, si potrà fare attraverso delle maggioranze variabili oppure tornando alle urne. Sono ipotizzabili nuove elezioni? E’ una possibilità, ma ancora è presto per dirlo.
Intanto si registra la chiara posizione del centrodestra, che con il neo consigliere regionale Stefano Parisi ha fatto sapere che “se Zingaretti non riesce a governare si torni alle elezioni, come succede in tutti i sistemi democratici. Non basta avere un presidente eletto, ma serve un governo solido. Non si possono perdere altri cinque anni senza fare niente perché lui non ha una maggioranza. Se non riesce, si va al voto di nuovo: siamo pronti a stravincere”.
Poi chiarisce: “Noi sicuramente non collaboreremo con un governo di centrosinistra, credo nell’alternanza. Lui ha vinto, lui deve governare. Il centrodestra sarà compatto all’opposizione“.
A ribadire il concetto è stato anche il senatore Claudio Fazzone, coordinatore regionale di Forza Italia, partito che nel Lazio ha raggiunto il 14,6% dei consensi, circa 5 punti in più della Lega, 8 in meno dei cinquestelle e 7 in meno del Pd. ”Per la prima volta nella storia di questa Regione, Zingaretti non ha i numeri per governare. Siamo i vincitori morali di questa tornata elettorale come dimostra il fatto che le nostre liste hanno preso più voti del presidente Zingaretti” ha detto Fazzone, aggiungendo che “per parte nostra possiamo dire, con chiarezza e senza alcun tentennamento, che Forza Italia continuerà a fare un’opposizione seria e determinata nell’esclusivo interesse dei cittadini e dei territori che siamo chiamati a rappresentare”.
Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni. Entro il 31 marzo, per esempio, il Consiglio regionale dovrà votare il bilancio di previsione 2018-20120 e questo sarà un primo, importante banco di prova per Zingaretti.
Probabilmente si tenterà un dialogo con le opposizioni sui singoli temi. E con il centrodestra alla finestra, le possibili convergenze potrebbero esserci con il M5S e con Sergio Pirozzi.
I DATI DEFINITIVI
Come riporta il sito del Ministero dell’Interno, “Eligendo”, (clicca qui), ecco i dati definitivi della competizione elettorale nella Regione Lazio:
Nicola Zingaretti, eletto presidente con 1.018.736 di voti (32,92%);
Partito Democratico: 539.131 voti (21,24%) – 18 seggi;
Lista Zingaretti: 110.080 voti (4,33%) – 3 seggi;
Liberi e Uguali: 88.416 voti (3,48%) – 1 seggio;
+Europa: 52.451 (2,06%) – 1 seggio;
Centro Solidale: 48.872 voti (1,92%) – 1 seggio;
Italia Europa Insieme: 28.443 voti (1,12%) – nessun seggio.
Totale liste: 867.393 voti (34,18%) – 24 seggi.
Stefano Parisi, eletto consigliere con 964.418 voti (31,17%).
Forza Italia: 371.155 voti (14,62%) – 6 seggi;
Lega: 252.772 voti (9,96%) – 4 seggi;
Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni: 220.460 voti (8,68%) – 3 seggi;
Noi con l’Italia-Udc: 41.234 (1,62%) – 1 seggio;
Energie per l’Italia: 37.043 voti (1,46%) – nessun seggio.
Totale liste: 922.664 voti (36,36%) – 14 seggi.
Roberta Lombardi: 834.995 voti (26,98%);
Movimento 5 Stelle: 559.752 voti (22,06%) – 10 seggi.
Sergio Pirozzi: 151.476 voti (4,89%);
Lista Sergio Pirozzi: 93.942 voti (3,70%) – 1 seggio;
Lista Nathan: 3.443 voti (0,13%) – nessun seggio.
Totale liste: 97.385 voti (3,83%).
Mauro Antonini: 60.131 voti (1,94%);
CasaPound Italia: 42.609 voti (1,67%).
Elisabetta Canitano: 43.895 (1,41%).
Potere al Popolo!: 33.372 (1,31%) – nessun seggio.
Jean Leonard Touadi: 7.819 voti (0,25%);
Civica Popolare Lorenzin: 6.073 voti (0,23%).
Giovanni Paolo Azzaro: 7.614 voti (0,24%);
Democrazia Cristiana: 5.325 voti (0,20%) – nessun seggio.
Stefano Rosati: 4.952 voti (0,16%);
Riconquistare l’Italia: 2.565 voti (0,10%) – nessun seggio.
I CONSIGLIERI ELETTI NEL LAZIO
MAGGIORANZA (24)
Partito democratico: Daniele Leodori, Michela Di Biase, Massimiliano Valeriani, Michela Califano, Marietta Tidei, Marco Vincenzi, Marta Leonori, Rodolfo Lena, Eleonora Mattia, Eugenio Patane’, Emiliano Minnucci, Valentina Grippo, Salvatore La Penna, Enrico Maria Forte, Mauro Buschini, Sara Battisti, Fabio Refrigeri, Enrico Panunzi.
Lista Civica Zingaretti: Marta Bonafoni, Gino De Paolis, Gianluca Quadrana.
Leu: Daniele Ognibene.
+Europa: Alessandro Capriccioli.
Centro solidale: Paolo Ciani.
OPPOSIZIONE (26)
Forza Italia: Adriano Palozzi, Antonello Aurigemma, Pino Cangemi, Laura Cartaginese, Giuseppe Simeone, Pasquale Ciacciarelli.
Lega: Daniele Giannini, Laura Corrotti, Enrico Cavallari, Orlando Angelo Tripodi.
Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni: Fabrizio Ghera, Gianluca Righini, Chiara Colosimo.
Energie per l’Italia: Stefano Parisi.
Noi con l’Italia-Udc: Massimiliano Maselli.
Lista Pirozzi: Sergio Pirozzi.
M5S: Roberta Lombardi, Valentina Corrado, Davide Barillari, Marco Cacciatore, Francesca De Vito, Valerio Novelli, Devid Porrello, Gaia Pernarella, Loreto Marcelli, Silvia Blasi.
di Antonio De Angelis